Attenzione e rispetto per il Policlinico di Bari”. L’allarme è arrivato questa mattina dai consiglieri regionali della Lega Fabio Romito e Giacomo Conserva e dall’ex parlamentare Anna Rita Tateo, nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sede del Consiglio Regionale. “Il Policlinico di Bari – afferma Romito – è storicamente il presidio sanitario più importante della regione e purtroppo, ormai da qualche anno, versa in condizioni inaccettabili. Da un lato registriamo la fuga di molti medici, che hanno scelto di dimettersi dal Policlinico per trasferirsi altrove; dall’altro sono ormai diverse le segnalazioni pervenuteci da parte dei pazienti, sia sulle liste di attesa, sia per questioni che attengono all’organizzazione dei servizi prestati”.

Le domande all’assessore alla salute Palese

Romito: “Abbiamo deciso di rivolgere pubblicamente alcune domande all’assessore Palese e, insieme al collega Conserva, ne abbiamo chiesto l’audizione anche in commissione Sanità per questioni molto importanti“. “Da notizie apprese dagli organi di stampa – aggiunge Conserva – è noto che sia stato aperto un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Bari e che vi sono dei controlli ispettivi anche da parte della stessa Regione. Parliamo di uno dei reparti nevralgici del pediatrico, motivo per cui intendiamo avviare una sorta di osservatorio non solo per questi plessi, ma per le aziende sanitarie di tutta la Regione Puglia”.

Che fine ha fatto – si chiede Romito – l’audit avviato nel 2018? E ancora, dopo le nostre denunce, parrebbe che sia stato acquistato l’angiografo presente nel reparto di neuro radiologia e quindi ci chiediamo, non si poteva acquistare prima? Come si spiega, poi, il ritardo nella realizzazione del blocco operatorio di Asclepios 3? Parliamo di reparti e ambulatori pronti, in cui non ci si può trasferire perché la costruzione delle relative sale operatorie non è andata di pari passo con tutto il resto. Questo nonostante la cardiochirurgia del Policlinico grazie ai nostri chirurghi sia cresciuta in modo straordinario, arrivando a raggiungere il record per trapianti che ci rende il secondo polo in Italia. Abbiamo il dovere – prosegue Romito, rincarando la dose – di seguire e sostenere l’iter per l’autorizzazione regionale all’esecuzione delle procedure di trapianto di cellule staminali allogeniche, così da evitare viaggi massacranti ai nostri piccoli pazienti pugliesi e poter utilizzare le cure che il nostro centro di oncoematologia già oggi offre, eccellenza in tutta Italia. Bisogna , poi, adeguare ai tempi attuali il regolamento intramoenia“.

“C’è infine un problema serio, che riguarda il rapporto tra Università di Bari e Regione Puglia: nonostante un protocollo d’intesa firmato nel 2018, i due enti non hanno mai definito l’indennità stipendiale per i docenti medici, che doveva sostituire l’indennità di specificità medica. Oggi quindi i docenti di medicina si vedono minacciati di dover restituire tra i 18 e i 20mila euro a testa. Per non parlare della situazione che riguarda i giovani ricercatori, sottopagati e sempre più lontani dalla carriera universitaria. Sono infine tantissime le strutture in cui da anni non ci sono direttori, ma facenti funzione”.
“Ricordo – afferma l’onorevole Tateo – che nel suo primo mandato il presidente Emiliano tenne per sé la delega alla Sanità. Delega poi passata a Lopalco prima e a Palese poi, senza alcun miglioramento. Denunciamo da anni i problemi della sanità pugliese e barese, che rappresentano un danno per i cittadini”. “A tutte queste domande – conclude il consigliere Romito – chiediamo e chiederemo risposte in pubblico e nelle sedi opportune”.

I lavori della Commissione sanità

Sempre più critica la situazione dei Pronto soccorso pugliesi a causa della carenza di medici”. Di questo si è parlato nella III Commissione presieduta da Enzo Di Gregorio, su sollecitazione del consigliere Paride Mazzotta. Un racconto capillare fatto dai direttori sanitari delle Asl delle province pugliesi e dai responsabili dei Pronto soccorso. Le questioni sono note ormai da tempo, la carenza strutturale di medici e la necessità di porre in essere azioni specifiche. Dal racconto emergono situazioni di bandi, avvisi pubblici e concorsi che purtroppo rimangono deserti. L’impossibilità di precettare medici da altri reparti perché questi ultimi manifestano l’indisponibilità al trasferimento, seppure temporaneo, soprattutto in funzione delle turnazioni notturne, anche invocando sindacati ed eventuali vertenze.

Alcune Regioni hanno accorpato i Pronto soccorso all’emergenza urgenza 118 attivando una sorta di mutuo soccorso fra reparti che hanno una affinità di competenze. Un altro problema che si rileva è quello degli accessi inappropriati. Ma d’altra parte quale medico si potrebbe assumere la responsabilità di rimandare a casa un paziente senza aver accertato in maniera accurata la inesistenza di gravi patologie? Il consigliere Mazzotta ha sottolineato la necessità di un tavolo permanente di concertazione per monitorare costantemente la situazione anche in vista dell’arrivo della stagione turistica. La Commissione, su proposta del consigliere Antonio Gabellone, ha affrontato nuovamente il tema della disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle persone. Un sistema integrato di interventi per garantire la qualità della vita, le pari opportunità, la non discriminazione delle persone non autosufficienti. L’associazione Ability Network Puglia ETS rappresentata da Vincenzo Pomo, ha ribadito la necessità di un tavolo permanente di concertazione.

La risposta di Palese

L’assessore alla sanità Rocco Palese ha accolto questa richiesta ribadendo però che non esiste a livello nazionale una legge quadro sulle non autosufficienze. “Il tavolo servirà a rompere gli schemi e prendere atto con coraggio di tutto quello che non va e quello che bisogna affrontare e soprattutto come affrontarlo” – ha detto Palese, in sintonia con l’assessora al welfare, Rosa Barone.