Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi la prima causa di morte nel mondo. Secondo le stime più recenti ogni anno causano la morte di circa 17 milioni di persone. Nel nostro Paese sono responsabili del 35,8% dei decessi (32,5% negli uomini e 38,8% nelle donne), superando i 230mila casi in un anno. In futuro il quadro potrebbe aggravarsi a causa degli effetti a lungo termine provocati dalla pandemia, che influenzeranno negativamente il trend delle malattie cardiovascolari. Le limitazioni imposte dal lockdown prolungato che hanno determinato una sedentarietà forzata e favorito un’alimentazione a base di cibi calorici, ad alto contenuto di grassi, a lunga conservazione, sapidi, incideranno negativamente sui tassi di prevalenza e di mortalità delle malattie cardiovascolari. Aumento di peso, isolamento sociale, smart working e chiusura prolungata delle palestre sono, e saranno nei prossimi anni, fattori determinanti nell’aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Per tutte queste ragioni è sempre più impellente la necessità di implementare la cultura della prevenzione cardiovascolare: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi, è possibile prevenire quasi l’80% degli eventi cardiaci. È importante adottare uno stile di vita sano e corretto, seguire un’alimentazione equilibrata, praticare regolarmente attività fisica, evitare il fumo di sigarette e il sovrappeso, sottoporsi periodicamente a controlli clinici. Ed è fondamentale ascoltare il proprio organismo, prestando attenzione ai sintomi per una diagnosi precoce di malattia cardiaca. In altri termini, per combattere le malattie cardiovascolari è necessario “giocare d’anticipo”.
Fra le malattie cardiovascolari, l’infarto miocardico è senza dubbio quella più temibile. A volte, la sua prima manifestazione clinica è l’arresto cardiaco con conseguenze letali. Per questo è importante imparare a riconoscere i primi sintomi, che non devono essere mai sottovalutati. È questo l’obiettivo di “Save the Heart, aspettando Running Heart 2023”, la campagna di prevenzione finalizzata al riconoscimento precoce del dolore cardiaco da parte della popolazione.
La campagna è promossa e realizzata dalla sezione della Puglia dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) in collaborazione con AMA CUORE BARI OdV e con il contributo di Fondazione Puglia, sotto la supervisione scientifica della dott.ssa Antonella Mannarini, Presidente dell’ANMCO Puglia e Dirigente medico alla Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari e del dott. Massimo Grimaldi, Direttore della UOC di Cardiologia e UTIC dell’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (BA).
“Save the Heart” si prefigge di favorire la diffusione delle informazioni necessarie per riconoscere un dolore di natura cardiaca e distinguerlo da un dolore toracico di altra natura e la comprensione dell’importanza di un intervento rapido e competente: È dimostrato, infatti, che le più alte probabilità di salvare il muscolo cardiaco si registrano quando i soccorsi sono tempestivi e affidati al personale del ‘118’.
L’iniziativa, intende diffondere nella popolazione la consapevolezza che di fronte a sintomi che possono indurre a far pensare che si tratti di infarto – come dolore toracico prolungato, difficoltà a respirare, sudorazione intensa, dolore agli arti superiori, nausea o vomito – è necessario rivolgersi al ‘118’ che, con le ambulanze attrezzate, è in grado di intervenire con professionalità e immediatezza, accompagnando direttamente il paziente nei reparti di Cardiologia, dove sarà tempestivamente sottoposto alle cure più idonee. Si stima che l’arrivo in Ospedale il prima possibile, in particolare entro 90 minuti dall’insorgenza dei sintomi, grazie all’attivazione della catena del soccorso, riduce drasticamente il rischio di morte del paziente con infarto miocardico acuto a meno del 5%. Il ritardo nell’intervento ospedaliero produce una sofferenza prolungata al cuore e, anche se si riesce a superare l’infarto, è possibile che, con il tempo, il paziente possa sviluppare una condizione di scompenso cardiaco.
Save the Heart” fornisce alla popolazione le informazioni utili a riconoscere e a dare importanza ai sintomi dell’infarto miocardico: il tipico dolore toracico centrale, un dolore di tipo oppressivo, che si associa talora a dolore al braccio sinistro o anche ad entrambe le braccia e che può essere seguito da senso di nausea e vomito. Nelle donne, a volte, il sintomo dell’infarto miocardico è atipico: può presentarsi come difficoltà nella respirazione, senso di malessere, ed è per questo che potrebbe essere sottovalutato determinando una diagnosi spesso tardiva.
La campagna vuole evidenziare anche l’importanza del ruolo del nucleo familiare del supportare il congiunto con problemi cardiaci nella prevenzione di ulteriori eventi acuti, aiutandolo ad adottare stili di vita corretti, assumere la terapia, eseguire controlli clinici e, in caso di malore, non farsi prendere dal panico e attivare immediatamente la catena del soccorso, intervenendo, se necessario, con manovre basilari di rianimazione cardiopolmonare.
A Bari, per favorire la più ampia diffusione della campagna, lungo le strade più trafficate sono stati affissi manifesti 6×3 metri e nelle piazze più frequentate sono stati installati totem alti 2 metri. In molte farmacie è in distribuzione gratuita un opuscolo utile per ‘Salvare il Cuore’.
Per saperne di più www.runningheartbari/savetheheart