tumori al seno

“La proposta di legge prevede la decadenza dei manager Asl qualora non si raggiunga l’obiettivo indicato negli stessi atti aziendali”. Il dirigente rischia il posto se l’azienda sanitaria locale di competenza non raggiunge gli obiettivi previsti al riguardo. In questo modo si prevede di aumentare la percentuale di donne che effettua attività di prevenzione, che oggi è inferiore al 65%.

È solo una delle novità approvate dalla Commissione sanità della Regione Puglia per quanto riguarda la lotta contro i tumori al seno, ma sarebbe una vera e propria rivoluzione. A dirlo è il presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati, che ha firmato per primo la delibera. Se approvata dal Consiglio, la normativa regionale ridurrà le pratiche burocratiche per lo screening. A oggi lo screening è su invito dai 50 ai 74 anni. Con questa proposta, anche le donne dai 40 ai 49 anni accederanno su invito alla procedura senza dover passare dal CUP.

In più, i familiari sani delle donne che affrontano già i tumori al seno otterranno gratis un test BRCA. Si tratta di un test genetico che riconosce i geni responsabili del tumore prima che si manifestino i sintomi. Infatti, questa patologia ha tra le cause scatenanti anche l’ereditarietà. “Spero ora che il Consiglio regionale la approvi al più presto” conclude Amati.