tumori al seno

E’ stata approvata dal Consiglio regionale della Puglia il 18 gennaio la nuova legge per rafforzare le misure di screening e prevenzione del cancro al seno. La legge, fortemente proposta e voluta dal consigliere democratico Fabiano Amati, prevede l’estensione dello screening mammario per la fascia d’età 40-74 e l’istituzione di una consulenza genetica oncologica con gli specifici test BRCA1 e BRCA2 per tutte le donne che per storia personale e familiare presentano il rischio di sviluppare la malattia.

Se fino ad ora gli esami diagnostici antitumorali erano previsti per le donne tra i 50 e i 74 anni, oggi grazie alle novità apportate anche tra i 40 e i 44 anni sarà prevista la preliminare e obbligatoria attività di screening. Alle donne che si sottoporranno al test, a scadenza annuale per la fascia d’età 40-49 e biennale per la fascia 50-74, sarà garantito il diritto di ottenere appuntamenti di controllo successivi dallo stesso Centro senologico, senza dover fare alcuna fila agli sportelli del Cup.

Per quanto riguarda le analisi genetiche BRCA1 e BRCA2, il consigliere del Pd spiega che “qualora il test dovesse accertare la variante patogenetica saranno direttamente i Centri di screening mammografico e ginecologico ad eseguire o prescrivere, sempre gratuitamente, le attività di sorveglianza clinico-strumentale suppletiva, stabilite in base a criteri anagrafici e di storia personale o familiare di malattia”.

“L’invito allo screening mammario deve essere rivolto al 100% delle aventi diritto e in difetto decade il direttore generale della ASL. Alle donne invitate allo screening che non comunicano il rifiuto dell’invito è irrogata una sanzione pecuniaria per mancata disdetta. La sanzione è revocata e l’interessata inserita nel programma, qualora sia presentata la documentazione d’esecuzione del test al di fuori del programma erogato dal servizio sanitario regionale”, ci tiene a precisare Amati.