Un braccialetto smart che permetterà di monitorare i pazienti affetti da coronavirus a domicilio e tenere sotto controllo la diffusione della pandemia. Questo è quanto promette il progetto di telemedicina Telemachus, sviluppato da un consorzio di aziende del sud e guidato da g-nous, società pugliese attiva nel settore space economy. L’azienda sta sviluppando il progetto in collaborazione con il Politecnico di Bari e cofinanziato da un bando dell’Agenzia spaziale europea.

I braccialetti smart, collegati ad un’applicazione, sono in fase di test già da alcune settimane nell’Asl Bari e al Policlinico Riuniti di Foggia.

Telemachus è stato composto interamente in Puglia ed è simile a un orologio. È composto da diversi sensori biomedici e ha la doppia funzione di rilevare i parametri vitali e comunicare con i sistemi di geolocalizzazione spaziale.

I parametri vitali che rileva sono: frequenza cardiaca, temperatura corporea, ossigenazione del sangue ed elettrocardiogramma. I dati sono inviati in tempo reale ai medici. Tutte le informazioni raccolte saranno elaborate da g-nous per analisi epidemiologiche e lo sviluppo di modelli predittivi, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale.

“Il progetto ‘Telemachus’ – spiega il Ceo di ‘g-nous’ Ruggiero Giannini – parte dalle difficoltà evidenziate dalla pandemia. Le strutture ospedaliere, infatti, sono state prese d’assalto dall’enorme afflusso di pazienti Covid, causando anche rallentamenti nelle cure di altre patologie. I medici di medicina generale non erano dotati degli strumenti necessari per monitorare in maniera efficace i pazienti in isolamento domiciliare”.

“‘Telemachus’ – sostiene Vincenzo Contursi, medico di medicina generale dell’Asl Bari – è un sistema integrato di telemedicina che consente di monitorare e gestire in remoto i pazienti Covid in tutte le fasi della malattia, anche grazie alla carta del rischio clinico e le tele-visite su appuntamento”.