Un regalo, un dono utile e necessario per dare supporto concreto a tutti i pazienti in terapia anticoagulante orale che si trovano, purtroppo, in quarantena per via del coronavirus. L’Associazione Pugliese Integrata Anticoagulanti e Antiaggreganti ha infatti donato alla Pubblica Assistenza SerBari un coagulometro portatile.

“Il SerBari è tra le parti operative dell’assistenza sul territorio col 118 durante la pandemia – ci ha detto la dottoressa Antonietta Culicci, presidente dell’Apiaa e medico specialista in Ematologia Generale che opera presso il Centro di Emostasi e Trombosi del servizio TRasfusionale del Di Venere – l’idea della donazione è nata dal fatto che molti pazienti in terapia orale con gli anticoagulanti si trovano in isolamento e non possono eseguire il prelievo PT, fondamentale per il monitoraggio e dosaggio della terapia”.

“Con il coagulometro portatile – ha spiegato -, quando vanno a casa del paziente per il tampone, possono effettuare, opportunamente bardati, anche il PT, lasciarlo a casa del paziente che lo comunicherà al suo centro di riferimento. Ci è sembrato un modo per dare una mano a chi sta sul territorio”.

“Giorni fa ci è stata fatta proprio una richiesta del genere da un paziente – ha raccontato Mario Fortuna, presidente del SerBari – che prende un anticoagulante e non sapeva come poter fare l’esame; stando in quarantena, nessuno poteva andare a fargli questo fatidico prelievo. Non sapevamo come poterlo aiutare. Con questo apparecchio possiamo affrontare anche a questo problema”.

Onlus riconosciuta a livello nazionale, l’Apiaa è nata nel 2012 per la formazione e l’informazione sanitaria è costituita da pazienti di terapia anticoagulante orale e antiaggregante per malattie cardiovascolari neurologiche o portatori di protesi cardiache. All’associazione aderisco anche familiari dei pazienti e operatori sanitari quali medici, infermieri, tecnici di laboratorio e farmacisti.