L’11 gennaio 2018 è entrata in vigore in Italia la legge che prevede l’applicazione dei parametri di genere nell’ambito della Servizio Sanitario Nazionale, garanzia importante nella sperimentazione dei farmaci, caratterizzati fino agli anni ’90 da un approccio incentrato sull’uomo. È il tema del Congresso Nazionale Gruppo Italiano Salute e Genere che si svolgerà a Bari presso l’Hotel Palace il 21 e 22 giugno 2019.

L’ottica di genere non può che gettare nuova luce su percorsi diagnostico-terapeutici nel trattamento di patologie diffuse come l’emicrania, le demenze, l’obesità, la sindrome metabolica, la depressione e le malattie reumatiche. La diversità fra uomini e donne non si esaurisce soltanto nella percezione del dolore ma riguarda anche l’efficacia e l’azione dei farmaci.

Lo svantaggio socio-economico ha una stretta influenza sulla salute e sulla percezione della stessa. La medicina di genere deve quindi garantire equità di accesso ai servizi sanitari, favorendo la prevenzione, la partecipazione a programmi di screening, l’accesso alle cure quando servono, la gestione delle stesse per tutta la popolazione sotto il segno delle differenze e dell’ottimizzazione della spesa sanitaria evitando inutili sprechi.

La ricerca differenziata in base al genere deve essere promossa per affrontare le disuguaglianze di salute e garantire equità e parità d’accesso alle cure superando stereotipi e pregiudizi diffusi. È importante inoltre diffondere anche nel campo della comunicazione istituzionale, la conoscenza della medicina di genere e puntare sulla formazione del personale in ambito sanitario.

All’incontro prenderanno parte Anna Maria Moretti, Presidente Nazionale Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG), Mario Cosimo Loizzo, Presidente Consiglio Regionale della Puglia, Giovanni Gorgoni, Direttore Generale dell’A.Re.S.S. – Regione Puglia, Beatrice Lorenzin, onorevole e politica italiana già Ministro della sanità, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni, del mondo della sanità e della cultura.