Non solo farmaci e terapie, ma anche un’ora di storia dell’arte per regalare ai pazienti un modo diverso di impiegare il tempo da trascorrere, purtroppo, in ospedale. “Meglio che guardare la solita televisione”, parole inconfutabili della professoressa Clara Gelao, a lungo direttore della Pinacoteca Corrado Giaquinto, anima e relatrice del ciclo organizzato dall’Istituto Tumori di Bari.

“Rientra nel programma di umanizzazione delle cure – ci ha detto Agnese Maria Fioretti, cardiologo dell’Istituto Tumori di Bari e coordinatrice del ciclo insieme al dottor Francesco Giotta – chiunque può seguire le conversazioni, sia degenti che parenti. Per quanti sono impossibilitati a muoversi abbiamo predisposto anche con un collegamento video”.

“Il programma coinvolge direttamente in nostri pazienti – ha evidenziato – alcune delle opere esposte sono state realizzate proprio da loro. Al calendario inizialmente previsto se n’è aggiunto un altro, ad aprile, quando saremo noi ad nella Pinacoteca Giaquinto, un regalo che la stessa Pinacoteca ha voluto fare ai nostri pazienti”.