Sanità da tempi biblici. Dopo i tre anni d’attesa per prenotare una visita di controllo all’ospedale oncologico Giovanni Paolo II, oggi ci segnalano una di sette mesi per visita pneumologica con spirometria globale, all’ospedale Policlinico.

A darcene notizia è Francesca Lozito Bucci che, raggiunta telefonicamente, ci spiega la vicenda. La donna ha telefonato al CUP del policlinico per prenotare la visita specialistica e, dopo un’attesa di più di mezz’ora, l’operatore le ha risposto che la prima data disponibile per la prestazione sarebbe stata il 5 febbraio 2015.

«Gliel’ho fatto ripetere più volte, perchè pensavo di aver capito male – ci ha dichiarato francesca – È una cosa che mi indigna. Ma io dico, è mai possibile aspettare sette mesi per una spirometria, che credo sia un esame di una certa urgenza? Vendola si fa bello, dicendo che la Sanità in Puglia funziona, ma per farsi belli, occorre essere nel giusto».

L’esame in questione è stato prenotato per una situazione di enfisema in un soggetto asmatico, insomma, non proprio una visita di scrupolo. L’esito delle analisi è necessario alla signora Lozito Bucci per l’esenzione dal pagamento del ticket di un farmaco che altrimenti costerebbe più di 40 euro.

Rassegnati al fatto che il lento percorso di guarigione parte dalla prenotazione degli esami clinici necessari, ci domandiamo quali siano gli esami più “esclusivi”, quelli, insomma, per cui è richiesto un tempo d’attesa più lungo. Celebre è il caso, da noi segnalato qualche tempo fa, di un’ecografia morfologica – esame da eseguirsi entro il sesto mese di gravidanza – prenotata a dopo la nascita del bimbo. Nel tentativo di stilare una classifica dei tempi d’attesa, vi invitiamo a segnalarci le vostre esperienze. Cercheremo di costruire una mappa dei tempi e delle prestazioni ospedaliere.