All’indomani dello svolgimento del temutissimo test per l’ingresso alla facoltà di Medicina, che si è tenuto ieri 6 settembre anche a Bari, si rinnova la polemica sulla sua reale utilità ad accertare le competenze degli studenti candidati. “E’ ora di dire basta al numero chiuso a Medicina. I test d’ingresso rischiano di diventare una vera buffonata, e tutto fanno tranne che premiare il merito – commenta Davide Bellomo, consigliere regionale capogruppo della Lega e candidato del centrodestra alla Camera nel collegio uninominale di Bari.-. Pensare che ci sono 50mila giovani, molti anche pugliesi, che saranno esclusi dalla Facoltà soltanto perché non hanno saputo rispondere alla domanda sul volo della gazza o sulla Constitutio de feudis di Corrado II il Salico trovo che sia molto triste e preoccupante. Tanto più che sono mesi che lamentiamo una carenza di medici nel nostro Paese”.

“La riforma del test di accesso, già varata e in attesa delle linee guida, non risolve il problema. Occorre dare piena libertà di scelta del percorso di studio universitario, ben sapendo che la vera selezione sarà quella che avverrà successivamente, sulla base dei meriti e, tutti lo auspichiamo, non delle appartenenze o di dannosi diritti ereditari. Non mi sorprende che questo manifesto delle pari opportunità, che si richiama a più di un articolo della nostra Costituzione, incontri il dissenso dei rettori, quasi tutti di sinistra, sulla base della motivazione che servirebbero strutture, laboratori e investimenti. Se servono, facciamoli, mi verrebbe da dire. O si capisce che l’istruzione, anche e soprattutto universitaria, deve essere un’assoluta priorità del nostro Paese o si dà un colpo letale al futuro dei nostri figli. Costretti spesso a lasciare l’Italia per trovare all’estero quelle opportunità che non trovano in patria. Anche solo per poter scegliere la facoltà e fare gli studi che vorrebbero fare”.