Due i capoluoghi di provincia in Puglia chiamati al voto domenica 12 giugno per eleggere Sindaci e Consiglieri comunali: Taranto e Barletta. Nella città jonica partita chiusa al primo turno con la conferma del sindaco uscente Rinaldo Melucci, sostenuto da una coalizione ampia formata anche dal PD e dal M5S ed eletto con il 60,63% delle preferenze. A seguire, ma con notevole distacco, Vincenzo Musillo con il 29,84% dei suffragi, Luigi Abbate con il 5,11% e Massimo Battista con il 4,42%. Torneranno invece alle urne il 26 giugno gli elettori barlettani. Nella città della Disfida nessuno dei quattro candidati ha raggiunto infatti la soglia del 50% più uno utile all’elezione immediata. I dati definitivi del Viminale riportano i seguenti risultati: Cosimo Damiano Cannito (sindaco uscente) 42,27%; Santa Scommegna 36,63%; Carmine Doronzo 18,47%; Maria Angela Carone 2,63%. Necessario quindi il turno di ballottaggio, che vedrà affrontarsi per la poltrona di primo cittadino Mino Cannito (Forza Italia, Mino Cannito Sindaco, Fratelli d’Italia, Barletta nel Cuore, Barletta al Centro, Lega Salvini, Lista Amico, Democrazia Cristiana) e Santa Scommegna (PD, Scommegna Sindaco, Cantiere Puglia, Con Barletta, Barletta Popolare, Emiliano Sindaco di Puglia). Ottimo successo personale per il giovane candidato Sindaco Carmine Doronzo, che grazie al voto disgiunto supera il 18% dei suffragi, ben oltre il 12% del totale delle quattro liste a suo sostegno (Sinistra Italiana-Coalizione Civica, Barletta in Comune, Italia Viva e Barletta Sicura). Al contrario della candidata del centrosinistra Santa Scommegna, che si ferma al 36,63%, nonostante le liste a suo sostegno raccolgano in totale il 43,74%.