“Sono indagato per diffamazione. Il mondo gira al rovescio: questa è la storia di un soggetto che prova a truffare tante persone affermando surrettiziamente di poter curare la Xylella – compreso un ente pubblico come il Comune di Lecce – che si sente diffamato da chi svela quella truffa”. E’ il commento del consigliere regionale del PD Fabiano Amati, indagato dalla Procura di Brindisi con l’accusa di diffamazione aggravata per articoli e post su Facebook pubblicati nell’ottobre 2021. La vicenda riguarda la presunta cura per la xylella messa a punto dall’imprenditore salentino Luigi Botrugno, ideatore del “NuovOlivo”: un preparato naturale che avrebbe dovuto rigenerare le piante colpite dal batterio della xylella. Amati definì pubblicamente l’imprenditore un “truffatore” e i suoi prodotti “false cure”. “Spero che l’ufficio del pubblico ministero con la richiesta d’archiviazione o il giudicante con sentenza possano statuire al più presto quanto i creduloni abbiano contribuito a distruggere e diffamare la Puglia. Se ci sarà il processo, chiamerò tutti i maggiori scienziati nazionali e internazionali a testimoniare la verità di quanto ho affermato. È intollerabile vedere ancora in azione negazionismi di ogni genere, magari celati con giochi di parole, mentre scorre sotto la nostra vista un paesaggio diventato purtroppo lunare a causa di tanta cecità nei confronti della prova scientifica”, dichiara Amati.