E’ tornato a riunirsi ieri, 21 aprile, il tavolo tecnico regionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, convocato dalla presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, per fare il punto sullo stato di attuazione della mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea pugliese lo scorso ottobre. Il tavolo si è concluso con l’impegno della presidente del Consiglio regionale a organizzare una presentazione pubblica del Piano Regionale di Prevenzione perché sia conosciuto da ogni operatore interessato; sollecitare l’assessorato all’Ambiente affinché intervenga, anche alla luce del triste primato degli infortuni nel settore dell’edilizia, con un “Piano mirato di Prevenzione” che coinvolga le categorie e preveda la verifica dell’efficacia delle azioni messe in campo; invitare l’assessore al Lavoro a costituire un tavolo per approfondire le problematiche sollevate nel corso dell’incontro dalle organizzazioni sindacali e relative ai tirocini formativi, lavoro nero e in generale all’efficacia della formazione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, e l’assessore ai Trasporti un tavolo per fare il punto sugli “infortuni in itinere”, ovvero quelli che si verificano nel tragitto da casa a lavoro e viceversa, e che, secondo quanto affermato dal direttore dell’Inail, costituiscono il 50% degli infortuni sul lavoro.

In Puglia, nel 2021, stati 96 i morti sul lavoro, con una media di 65 infortuni al giorno: numeri preoccupanti che avevano spinto la presidente a insediare lo scorso giugno, anche su richiesta dei sindacati, un tavolo permanente con gli assessori allo Sviluppo economico, alla Salute e  alla Formazione e Lavoro, i presidenti delle commissioni consiliari competenti e i capigruppo, il direttore del Dipartimento salute, i direttori Inps e INAIL, lo Spesal regionale, e tutte le organizzazioni sindacali e di categoria.

Il dirigente della sezione promozione della salute e del benessere ha precisato che il Dipartimento salute ha: convocato il Comitato regionale di coordinamento e approvato il Piano Regionale di Prevenzione; si è impegnato a convocare nuovamente il Comitato, non appena sarà ricostituito, al fine di discutere, d’intesa con l’assessorato al Lavoro, dell’opportunità di rafforzare la formazione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro grazie a un fortino di risorse vincolate, pari a oltre due milioni di euro, che, una volta varate le linee guida dalla Conferenza Stato Regioni, potrebbero essere rimesse sul territorio proprio al fine di contribuire all’attività di promozione della cultura della sicurezza, sia con riferimento ai datori di lavoro che alle scuole; si stanno predisponendo gli atti che consentiranno di procedere all’incremento delle ispezioni degli SPESAL dal 5 al 6 per cento. Le organizzazioni sindacali hanno ringraziato la presidente del Consiglio per l’attenzione e l’impegno costanti e sollecitato, tra le altre cose, la necessità di: prevedere premialità e sanzioni per le imprese negli appalti pubblici; puntare su una formazione specifica per i settori produttivi verificando le modalità di attuazione dell’alternanza scuola lavoro;  monitorare gli infortuni utilizzando anche le strutture regionali e mettendo in rete le informazioni; recuperare la legge regionale affinché incida sugli indici di congruità.