“Che sanità è quella che lascia un uomo di 71 anni, in codice rosso e malato oncologico, per 15 ore in Pronto Soccorso?” Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia, commenta con sdegno la grave vicenda accaduta nella notte fra giovedì e venerdì scorsi al Policlinico di Bari. Un caso che ha riguardato non un solo paziente ma ben 50, che hanno atteso per ore sulle sedie del Pronto soccorso prima di vedersi assegnare un letto in reparto. “Il nuovo episodio replica quello di Taranto di appena un mese fa, dove un novantenne attese ben 27 ore prima di essere ricoverato. In un Paese normale per fatti così incresciosi ci sarebbero responsabili, verrebbero presi provvedimenti, qualcuno addirittura si dimetterebbe. Da noi invece si tenta di giustificare l’ingiustificabile, mentre si dovrebbe chiedere scusa e provare anche un po’ di vergogna davanti all’immagine di un settantunenne, affetto da tumore e arrivato in ospedale con forti dolori e in evidente stato di disidratazione, abbandonato per tutta la notte su una poltrona reclinabile dell’Area rossa della struttura”.

Solo l’intervento deciso della figlia dell’uomo, costretta la mattina dopo a forzare il blocco per accedere alla sala dove il padre era ancora in attesa, “ha consentito di trovare magicamente un letto. La donna spera che il suo gesto smuova qualcosa. Quanto meno, ed è questa la mia richiesta, si proceda a un’indagine interna, si faccia luce su tutta la vicenda e l’assessore Palese, se c’è, batta un colpo. Davvero c’è stato un iperafflusso di pazienti al Pronto Soccorso del Policlinico di Bari giovedì notte? I medici e gli infermieri erano tutti in servizio? La pianta organica è tale da poter fronteggiare anche le emergenze? Domande semplici alle quali è doveroso dare una risposta”.