Grande fermento in Puglia in tema di energie rinnovabili. Oggi, 26 aprile, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione (prima firmataria la presidente dell’Assemblea pugliese, Loredana Capone) con cui si impegna la Giunta regionale a intraprendere iniziative nei confronti del Governo nazionale, al fine di sollecitare quanto prima il pieno coinvolgimento della Puglia nelle scelte che si riverberano sul suo territorio. Inoltre, si chiede di attivare ogni opportuna iniziativa con il Governo nonché con la Conferenza permanente per rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, affinché venga assicurato il coinvolgimento degli enti locali territoriali nell’elaborazione delle strategie e nella determinazione dei criteri di allocazione degli impianti di maggior impatto ambientale e paesaggistico, prima dell’assunzione di qualsiasi decisione e determinazione in merito.

Si chiede infine, di accelerare il processo di definizione del PEAR e di tutta la pianificazione  strategica di riferimento per le tematiche delle energie rinnovabili consolidando nella pianificazione gli obiettivi già raggiunti e gli strumenti per raggiungere quelli ancora da conseguire. Con un ordine del giorno presentato dal capogruppo del PD, Filippo Caracciolo, non si è dato invece seguito alla votazione della mozione “No a progetto parco eolico off-shore tra Otranto, Santa Cesarea e Castro” presentata dal presidente del Gruppo La Puglia domani, perché ritenuta assorbita dalla mozione approvata precedentemente dal Consiglio regionale. “Non posso che esprimere soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della mozione in materia di energie rinnovabili. Maggioranza e opposizione hanno trovato una sintesi sulle mozioni relative all’installazione di parchi fotovoltaici off shore lungo le coste pugliesi”, commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili, tra i firmatari della mozione. “Come gruppo abbiamo sempre sostenuto la necessità di accelerare la definizione del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) e di tutta la pianificazione strategica in materia di energie rinnovabili, senza la quale vi è il rischio di installazioni che potrebbero interessare zone con impatti cumulativi già  molto rilevanti. Con la mozione si riconosce l’identità del territorio regionale come bene da proteggere e valorizzare in ciascuna delle sua componenti: ambientale, paesaggistica, architettonica, storica e culturale. Il momento storico e la crisi energetica nazionale ci impongono un cambio di passo in materia energetica per attuare la transizione ecologica e ridurre progressivamente il ricorso a fonti fossili. È per questo che la nostra Regione deve pianificare la realizzazione di questi impianti, senza dire no a tutto, ma con la piena consapevolezza delle necessità  di coniugare gli investimenti con la  tutela del paesaggio”.