La Puglia è la prima regione italiana per contagi Covid mentre i Pronto soccorso pugliesi sono gravemente in affanno. “Due situazioni sanitarie che potrebbero apparire scollegate e, invece, NO – osserva Ignazio Zullo, capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio regionale – . E sicuramente non possono essere affrontate con un assessore alla Sanità, Palese, che si limita a inutili circolari senza capire che serve mettere in campo strategie complessive. A cominciare dalla Medicina territoriale, baluardo di assistenza primaria che deve fare filtro al ricorso ai Pronto soccorso.  È sul territorio, a domicilio, che si vince la partita della Sanità”. “Vedo invece un allentamento di tutte le misure di prevenzione pandemica: dal tracciamento dei contatti al trattamento a domicilio, passando dalla sensibilizzazione all’attuazione delle misure di profilassi generale e delle pratiche vaccinali, fino ad arrivare a giustificare la presenza dell’ospedale in Fiera. La verità è un’altra ed è difficile da ammettere per chi gestisce la Sanità in Puglia, ma se i posti letto di terapia intensiva allestiti in Fiera li avessimo attivati negli ospedali esistenti e i 25 milioni di euro spesi li avessimo investiti sul territorio, attivando anche piattaforme di telemedicina, telediagnosi e teleconsulto, oggi la Puglia non avrebbe il primato di contagi in Italia”, prosegue Zullo.

“Non solo, ma in Puglia è difficile ricorrere ai farmaci antivirali ultimamente registrati e oggi in commercio; hanno efficacia sul Covid, perché vanno somministrati subito, nei primi 5 giorni della malattia. Da noi è praticamente impossibile, perché la diagnosi viene fatta tardi, oltre i 5 giorni e quindi il Pronto soccorso resta l’unica soluzione per chi sta male. Sono considerazioni queste molto semplici che presuppongono un’attività dell’assessore alla Sanità di coordinamento dei vari attori dell’assistenza in un raccordo funzionale stretto tra medicina territoriale e medicina ospedaliera. Fino a quando l’assessore alle Circolari Palese non capirà che con gli editti si risolve poco e nulla, per la Puglia e per i pugliesi sarà sempre una disfatta”, conclude.