Non per furbizia, ma per necessità di sopravvivere alla disorganizzazione della sanità pugliese. Ne è convinto il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Ignazio Zullo, che denuncia il caos in cui si trova il servizio 118: “L’assessore Palese provi a confrontarsi con chi ogni giorno trascorre giornate di lavoro nello svilimento più totale altrimenti sarà ricordato come assessore alle Circolari. Dopo lo sfacelo dei Pronto Soccorso, provi a confrontarsi con gli operatori del 118. Chiamare il 118 e farsi portare al Pronto soccorso per poter usufruire di controlli medici o esami di diagnostica per bypassare le liste di attesa è diventata la norma. Furbizia? Macché, necessità per sopravvivere alla disorganizzazione della Sanità pugliese. E’ per questo che il 118 è nel caos per migliaia di chiamate inappropriate. Non solo, il 118 è diventato il punto di riferimento anche per coloro che non riescono a ottenere un’assistenza domiciliare e chiamano anche per farsi cambiare un catetere, o per fare un’ecg ma anche per un mal di denti o una consulenza psicologica”.

“Il 118 è diventato l’unico numero al quale qualcuno risponde ai tantissimi pugliesi che stanno male e che si sentono abbandonati dopo aver provato a rivolgersi ad altri servizi distrettuali sempre meno presenti sul territorio. A questo punto gli operatori del 118, pur consapevoli che la chiamata è inappropriata, preferiscono intervenire per evitare anche denunce. Si snatura così il senso stesso del 118 che è stato istituito per rispondere alle emergenze-urgenze, vale a dire quando il paziente è a rischio di vita, mentre l’amara verità è che oggi il 90% degli interventi del 118 sono uno spreco di mezzi e risorse umane. Spero che Palese intervenga ma per favore non con una Circolare”, conclude Zullo.