Un documento sospetto, una firma in calce, la mancata autorizzazione, la pressione politica sotto elezioni, la convocazione del nuovo Consiglio d’Istituto. L’intreccio che vede coinvolti una scuola, una manifestazione popolare e il Sindaco di Bari, sta appassionando Cabonara, Ceglie e le zone limitrofe.

L’evento è “Una giornata nell’antica Caelia (Ceglie)”: ricostruzione storica organizzata dalla Pro Loco della frazione di Bari. La scuola è l’istituto Calamandrei, quello dove l’evento si è tenuto fin dal primo anno, anche per via dei ritrovamenti archeologici a tema.

Partiamo dal principio. La Pro Loco, come altre associazioni, quest’anno può accedere ai finanziamenti delle Reti Civiche. Per la giornata nell’antica Ceglie sarebbero disponibili 8mila euro. Una bella cifra. La condizione fondamentale è avere l’autorizzazione della scuola per dimostrare che nulla osta all’organizzazione dell’evento. La Pro Loco si farebbe così firmare una lettera di disponibilità dal preside dell’Istituto, Carlo De Nitti.

Il condizionale è d’obbligo, perché il dirigente scolastico ai nostri microfoni nega categoricamente di aver firmato alcun documento che autorizzasse l’evento, successivamente negato all’unanimità dal Consiglio d’Istituto della Calamandrei. Rocco De Adessis, presidente della Pro Loco di Carbonarra, non ci sta a passare per millantatore e mostra alla nostra telecamera quella benedetta lettera. Chi dei due mente? E perché?

“Il preside – dice De Adessis – l’ha firmata il 4 febbraio scorso”. Il presidente della Pro Loco ricorda tutte le date di questa vicenda, compreso quanto accaduto il 18 aprile. Quel giorno il Sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci, incontra nella sua stanza a Palazzo di Città una decina di persone, con in testa il presidente De Adessis. Davanti a numerosi testimoni, dunque, il primo cittadino chiede al preside De Nitti di tornare sui suoi passi. Una telefonata diretta, che il preside comunque nega di aver ricevuto. Sarà.

Il mistero s’infittisce e non se ne comprendono le ragioni, trattandosi di un normale evento per cui è stata chiesta un’autorizzazione, poi negata. Oltre al Sindaco, De Adessis chiama l’unico consigliere comunale del territorio, l’avvocato Salvatore Campanelli e Vito Lacoppola, delegato all’edilizia scolastica per l’Area Metropolitana. È quest’ultimo che fa preparare agli uffici dell’ente pubblio una ulteriore richiesta per la convocazione di un nuovo Consiglio d’Istituto. Richiesta poi firmata dal presidete della Pro Loco di Carbonara per tentare di convincere la scuola a tornare sui propri passi.

Una riunione a cui avrebbe detto di voler partecipare lo stesso Sindaco Decaro. Il preside continua a dire di non essere stato pressato, ma rilancia che “a 58 anni non mi faccio pressare da nessuno, se non dal medico”. La replica di De Adessis è immediata. “Io di anni ne ho 67 – dice – e se non concendono al territorio la scuola non è esclusa un’azione legale”. Che senso ha traformare tutto in occasione buona per fare campagna elettorale? Il Consiglio d’Istituto non dovrebbe decidere in autonomia cosa fare o non fare all’interno dei propri spazi?

A sentire il presidente del massimo organismo scolastico, non c’è alcuna possibilità di tornare indietro. I docenti sarebbero stufi di prestare gratuitamente la propria opera, di trovare gli pneumatici forati nelle fasi dello smantellamento della scenografia e poi quest’anno il giorno dopo la chiusura dell’evento partirebbero gli scrutini. Senza contare l’intervento della Polizia durante la passata edizione per una certa tensione tra gli organizzatori e i romani de Roma arrivati in abiti d’epoca, con la pretesa di incassare quanto pattuito pur essendo in numero minore rispetto a quanto pattuito.

Non sappiamo come andrà a finire la vicenda e se alla fine sarà possibile passare una giornata nell’antica Caelia, ma appare evidente che quest’anno nel caso dovrebbero allestire anche un’arena per i combattimenti elettorali dei politici de noantri.