Pasquale Di Rella afferra le mani di Fabio Romito e Filippo Melchiorre e le alza al cielo urlando: “Siamo uniti, siamo uniti, ditelo al centrosinistra che questa volta gli è andata male”. Il candidato sindaco del centrodestra, insieme ai due sfidanti alle primarie, risponde così a chi vedeva la coalizione scricchiolare. Davanti a un migliaio di persone in viale della Repubblica, 56 è stato inaugurato il comitato elettorale.

“Più precisamente si tratta di un punto di incontro – spiega Di Rella – che resterà aperto anche per i prossimi cinque anni, perché accanto al lavoro istituzionale, abbiamo intenzione di incontrare la gente”. La gente, soprattutto quella delle periferie, è al centro del discorso appassionato del candidato sindaco. “Siamo vicini ai cittadini del centro – dice – ma lo siamo soprattutto a quelli che quando si spostano dalle proprie abitazioni, dicono andiamo a Bari, come se le periferie non fossero già esse stesse parte della città”.

Di Rella è un fiume in piena. Il filo conduttore sono otto fotografie, scatti impietosi delle condizioni della città: buche stradali, lavori pubblici inadeguati, trasporto pubblico insufficiente, scarsa pulizia. “Sì, ho cambiato idea – dice con aria decisa – ho abbandonato la poltrona e l’indennità di carica quando mi sono accorto che il Consiglio comunale non funzionava. Ho cambiato idea come migliaia di baresi perché non voglio più stare con quella gente”.

Sarà una campagna elettorale social, passata per strada ad incontrare gli elettori, anche faccia a faccia, come si faceva un tempo, stringendo mani e spiegando il programma anche singolarmente. Niente cartelloni e manifesti per dare un segnale concreto di quanto si voglia rispettare l’ambiente. “La burocrazia comunale dovrà cambiare – annuncia il candidato – sono dei privilegiati rispetto a chi è in cerca di lavoro, quei 100mila baresi disoccupati, a fronte della promessa di 30mila posti di lavoro fatta da Decaro e dal PD”.

Intanto il fronte del centrodestra si allarga a nuovi partiti e liste civiche. La volata elettorale è lanciata e il centrodestra sembra coeso come non lo è mai stato negli ultimi 20 anni.