L’incoronazione di Pasquale Di Rella al ruolo di sfidante di Antonio Decaro alle prossime elezioni amministrative di maggio, preoccupa non poco il centrosinistra, fino a pochi mesi fa convinto di avere vita facile. A sentire qualcuno degli esponenti di spicco del PD, pare proprio che il loro ex alleato fosse quello meno auspicato come avversario. Sarà competizione vera e la campagna elettorale è entrata nel vivo un attimo dopo la chiusura dei seggi per le primarie del centrodestra. Sui social girano foto di Pasquale Di Rella con la maglia arancione al motto #iostocondecaro. Il candidato del centrodestra ha lasciato Decaro perché non ne condivideva più visione e gestione amministrativa. Abbiamo fatto a Pasquale di Rella le domande più cattive che raccolte in rete.

I social network sono impietosi. La stessa rete che le permesso di avere ragione degli sfidanti alle primarie, l’ha molto criticata dopo aver visto le foto che la immortalavano con la maglia arancione #iostocondecaro. Cosa risponde al popolo del centrosinistra?
Sono foto simpatiche e ce ne sono altre in giro che credo sia il caso di pubblicare. Queste ritraggono cinque consiglieri di centrodestra, candidatisi al fianco di Mimmo Di Paola, ma che per lungo tempo hanno rappresentato una maggioranza claudicante a sostegno di Decaro. Alcuni di loro sin dai primi giorni sono passati da destra a sinistra. Nonostante questi continui cambiamenti di idea, che hanno portato ad alcuni riconoscimenti importanti a vantaggio dei consiglieri o di persone a loro vicine, la maggioranza di Antonio Decaro è stata per anni incapace di governare e assicurare il numero legale in Aula. Questo mandato ha infatti il record di sedute andate deserte.

Per quella stessa maglietta tante critiche sono arrivate da possibili elettori di centrodestra.
La mia storia era ben nota prima che si tenessero le primarie. Sono stato invitato a partecipare dall’onorevole Sasso della Lega e dal segretario provinciale della Lega Balducci. La mia ferma opposizione a Decaro è stata riconosciuta dell’onorevole Gemmato di Fratelli d’Italia. La mia candidatura alle primarie è stata accettata da un comitato di garanzia. Ben 14mila baresi si sono recati in Fiera, 7.100 dei quali hanno preferito me ai miei prestigiosi colleghi, per dire che la coalizione composita, guidata da una persona che ha saputo rinunciare a un incarico prestigioso e ad un’indennità di carica di 4 mila euro mensili un anno e mezzo fa, va benissimo rispetto a chi invece passa da destra a sinistra per ottenere incarichi prestigiosi.

Un’altra polemica ha riguardato proprio i 14mila  votanti alle primarie, ‘pochi’ rispetto ai 20mila delle primarie PD di 5 anni fa. Qualcuno dice che non è un numero sufficiente per poter definirlo un avviso di sfratto a Decaro.
Quattordicimila votanti sono un record storico, persino rispetto ai 20mila del 2014 nella sfida tra Decaro e Olivieri. In quell’occasione venne consentito il voto agli stranieri, ai fuorisede e ai minorenni; furono aperti più di 12 seggi nella città. Questa volta in un’unica sede sono venute 14mila persone iscritte nelle liste elettorali del Comuni di Bari ad esprimere spontaneamente il proprio voto. Checché ne dica qualcuno, che probabilmente ha assistito da lontano allo svolgimento delle primarie tra Decaro e Olivieri, all’epoca abbiamo visto qualcosa di sconvolgente, cioè il cambiamento delle regole del gioco durante le votazioni. Nel corso della giornata arrivò una disposizione, non si capisce bene da chi ma lo si può intuire, che temendo che il rilascio della ricevuta di pagamento dei 2 euro potesse costituire una possibilità di inquinamento di voto, ha ritenuto di doverla bloccare. Ma le regole del gioco si fissano prima e non durante la giornata elettorale.

Cosa succede adesso, che tipo di coalizione è la vostra e quale sarà la fedeltà di Fabio Romito e Filippo Melchiorre?
Abbiamo la possibilità di mandare a casa una coalizione che ha tradito gli impegni con gli elettori; ha tradito quella che era la sua formazione culturale e politica, allontanandosi dalla gente che ha bisogno, dalle periferie, dal commercio. Quindi sono convinto che nessun partito di centrodestra e nessuna lista civica vorrà perdere questa occasione storica. Farò la mia campagna elettorale al fianco di Romito e Melchiorre ed entrambi saranno presenti in Giunta quando vinceremo le elezioni. Credo che queste polemiche siano pretestuose e create ad arte da chi sa di perdere.

Sarà una campagna elettorale dura, è pronto ad affrontarla?
Se la campagna elettorale si dovesse giocare su queste polemiche, chiedo scusa ai baresi perché sarebbe una campagna misera. Preferisco puntare sui problemi della città

Quando arriverà il programma?
Quando i partiti della coalizione e le liste civiche nelle prossime ore si siederanno attorno a un tavolo e formeranno un programma snello, credibile, attuabile e condiviso. I programmi non vanno solo presentati, ma realizzati. Ricordo che Decaro disse che il Palazzo di Giustizia doveva essere costruito nella caserma Briscese, poi sappiamo com’è andata a finire la vicenda. Mi ricordo anche che Decaro promise un solo mandato, invece me lo ritrovo candidato per l’ennesima volta.