Boicottaggio personale o sottovalutazione del problema legato ai cattivi odori che rendono nauseabonda l’aria nei quartieri Fesca, San Giorolamo e San Paolo? I malpensanti sono sicuri: il comportamento di alcuni consiglieri di centrodestra, ad eccezione di Michele Caradonna (Fratelli D’Italia) e dei due 5 Stelle nell’ultimo Consiglio Comunale è un chiaro segnale di intolleranza verso Pasquale Di Rella, il primo ad avanzare la sua candidatura a sindaco di Bari.

“Spero davvero non si sia trattato di un boicottaggio personale – spiega Di Rella – così fosse vorrà dire che anche il centrodestra e i 5Stelle non sono in grado di governare la città al pari del centrosinistra”.

Ma cosa è successo? Di Rella chiede e ottiene di anticipare la discussione di un punto di fondamentale importanza per gli abitanti dei quartieri San Girolamo, Fesca e San Paolo: gli odori nausabondi che rendono l’aria della zona irrespirabile. Sindaco e maggioranza sono d’accordo, ma quasi tutto il centrodestra e i due grillini, pur rimanendo in aula, tolgono la tessera magnetica della presenza e fanno cadere il numero legale. Niente discussione che da tempo i cittadini dei quartieri incriminati chiedono di portare in aula. Niente da fare a un passo dalla possibile discussione.