“Indiscrezioni di stampa indicano nell’imprenditore coratino del grano Pasquale Casillo il nuovo presidente della Fiera del Levante. La Fiera dei debiti, per intenderci, perché oggi abbiamo anche un’altra Fiera del Levante. Quella dritta, costituita nel 2017 tra Camera di Commercio e Fiera di Bologna e che ha affittato per 100 mila euro l’anno una parte, quella rimodernata, della vecchia Fiera e che per 90 anni gestirà le fiere di Bari. L’ennesima operazione contorta, opaca e pasticciata partorita tempo fa da Emiliano e Decaro, dopo aver preso atto dello stato fallimentare della Fiera del Levante, collassata sotto una valanga di debiti creati da presidenti nominati da Vendola ed Emiliano”. Il consigliere comunale e metropolitano Giuseppe Carrieri non le manda a dire, oggetto ancora una volta l’Ente Fiera del Levante, oggetto misterioso di un fantasma dal glorioso passato.

“Che si inventano dunque Emiliano e Decaro? Si inventano di commissariare illegittimamente per 2 anni la vecchia Fiera, affidandone la gestione a un dirigente della Regione Puglia, e di concedere per 90 anni 100 mila euro di fitto annui l’organizzazione delle fiere di Bari, che dovrebbero promuovere le imprese baresi e pugliesi nel mondo, alla Fiera di Bologna e alla Camera di Commercio di Bari, che dunque costituiscono una nuova società con Presidente Ambrosi, presidente della Camera di Commercio. Due fiere, due presidenti dunque” sottolinea Carrieri.

“E ora – aggiunge – pare che si inventano pure di nominare presidente della Fiera dei debiti l’imprenditore coratino Casillo, in totale assenza di qualsivoglia procedimento trasparente e partecipativo, dimenticandosi che la Fiera è appunto sommersa da debiti e non ha bisogno di presidenti/imprenditori non dovendo più gestire organizzazione di fiere, piuttosto di presidenti/analisti contabili capaci di far quadrare i conti e di valorizzare un patrimonio immobiliare per evitare di far pagare le montagne di debiti pregressi ai Cittadini Baresi”.

“Il 66% della Fiera dei debiti è infatti di proprietà del Comune di Bari e della Città Metropolitana – ricorda Carrieri – istituzioni che in questi anni hanno totalmente omesso di esercitare il loro ruolo di soci di maggioranza della Fiera (dei debiti), lasciandosi commissariare dalla Regione Puglia e sottrarre così uno degli asset cittadini di sviluppo economico: la Fiera del Levante”.

“Abbiamo provato in tutti i modi a contrastare con diffide e proteste questi pasticci e questi errori che  – conclude – speriamo tra qualche mese di poter direttamente correggere. Nel frattempo pare che la Città di Bari debba ospitare l’ennesimo forestiero, in un ente che è nel cuore dei baresi. Insomma l’ennesimo pasticcio e scelta scellerata che Bari è costretta a subire”.