Con un tempismo singolare Domenico Di Paola gioca d’anticipo e presenta le sue dimissioni da consigliere comunale. Lui che aveva sfidato Antonio Decaro per la corsa a Primo Cittadino lascia l’assise per evitare possibili conflitti con altre attività che lo coinvolgono in prima persona: “Considerato che il gruppo di imprenditori baresi, di cui mi onoro di fare parte, si accinge a formalizzare la propria proposta per fronteggiare una crisi sportiva e cittadina senza precedenti – scrive Di Paola in una nota indirizzata al Presidente del Consiglio Michelangelo Cavone – non ritengo corretto stare dalla parte di chi propone un progetto e, in qualche modo, anche dalla parte di chi lo riceve”.

“Non desidero si possa supporre  – aggiunge – che la mia iniziativa persegua scopi quali visibilità o consenso elettorale, ben diversi dalla sana passione e dall’impegno civico che, invece, rappresentano l’unica finalità alla base della mia azione”. Alle 12 scadono i termini per presentare le proposte alla manifestazione pubblicata dal Comune per il titolo sportivo, nelle mani del sindaco Antonio Decaro, in conseguenza della mancata iscrizione al campionato di Serie B della Fc Bari 1908. Questa la lettera di Di Paola.

Illustre Presidente,
con la presente rassegno le mie dimissioni da Consigliere comunale, carica che ho ricoperto dall’inizio della presente consiliatura sino a oggi, e che spero di aver onorato con dedizione e impegno nell’esclusivo interesse della nostra Città e di tutti i miei concittadini.
Ho ritenuto, come già comunicato in una recente conferenza stampa, che non fosse opportuno creare malintesi, sospetti o conflitti tra le diverse attività verso le quali, al momento, si indirizza il mio impegno civile. Pertanto, considerato che il gruppo di imprenditori baresi, di cui mi onoro di fare parte, si accinge a formalizzare la propria proposta per fronteggiare una crisi sportiva e cittadina senza precedenti, non ritengo corretto stare dalla parte di chi propone un progetto e, in qualche modo, anche dalla parte di chi lo riceve.

Parimenti, non desidero si possa supporre che la mia iniziativa persegua scopi quali visibilità o consenso elettorale, ben diversi dalla sana passione e dall’impegno civico che, invece, rappresentano l’unica finalità alla base della mia azione. Sono grato a chi mi ha permesso di rappresentare la comunità barese in seno al Consiglio comunale e molto
soddisfatto del tempo trascorso questi anni con tutti i colleghi consiglieri, con i funzionari e i dipendenti comunali, che ringrazio per avermi dato la loro stima e la loro collaborazione: hanno avuto il merito di farmi conoscere meglio la città di Bari e l’apparato politico e amministrativo che la regge.

Le sarei grato, egregio Presidente, se potesse condividere con loro, nei modi e nelle sedi che riterrà opportuni, queste mie dimissioni e le relative motivazioni. Porgo un particolare saluto e un augurio di buon lavoro, infine, a chi ha arricchito le mie esperienze in questi quattro anni e a tutti i cittadini della mia amata Bari.