“Se l’estate decide di fare le bizze non è colpa di Decaro, ma quando i nubifragi che si abbattono sulla città fanno quasi annegare gli automobilisti nei sottopassi, forse abbiamo il dovere di interrogarci se sia colpa di Decaro”. Il consigliere comunale, Michele Caradonna, ha così commentato il salvataggio dell’automobilista che ha rischiato di annegare nel sottopasso di Santa Fara ed è stato soccorso dai Vigili del fuoco.

“Possibile che il sindaco Decaro non si renda conto che è un fallimento pieno il suo? – ha affermato il consigliere – Il sottopasso di Santa Fara ogni volta che piove si allaga ed è un pericolo per la vita di chi lo percorre. Chi lo ha progettato? E lui dov’era ai tempi di Emiliano? Chiamate Mattarella o Conte: promuovetelo per rimuoverlo e liberate la città”

“Ci poniamo il dubbio – ha proseguito Caradonna – visto che già un altro sindaco, Perrone di Lecce, qualche anno fa ha subito una sentenza di condanna per omicidio per un caso analogo. Il 21 giugno 2009 una persona era morta annegata in un sottopasso allagato che non era stato chiuso al traffico in via cautelare. Condannato in primo grado, Perrone era poi stato assolto in secondo grado solo perché, appena nominato, non poteva sapere. Ma Decaro è sindaco di Bari da 4 anni ed è stato assessore con Emiliano, quindi non può non sapere”.

“Chiaramente – prosegue Caradonna – oggi ci stiamo limitando a narrare un’ennesima pagina di malagestione e ringraziamo il cielo per il salvataggio. Ma si tratta della vita dei cittadini quella di cui parliamo”. Il consigliere ha sottolineto che a Bari, ogni volta che piove bisogna preoccuparsi. “Ogni volta la capacità di smaltimento delle acque meteoriche di molti sottopassi diventa un atto straordinario”.

“In tutta onestà – ha aggiunto infine il consigliere comunale – ci auguriamo, quanto prima, che il sindaco voglia lasciare a un commissario le redini della città. Sono certo che il primo cittadino sia capace di trovarsi o farsi trovare una nuova collocazione, vista la brillante carriera politica”.

“Avere, a 40 anni, già fatto assessore, sindaco della città di Bari e della città metropolitana di Bari, parlamentare, consigliere regionale, presidente dell’Anci, consigliere del consiglio di amministrazione della Cassa depositi e prestiti ecc, fa presumere che non resterebbe disoccupato. Promuoverlo per rimuoverlo per inoperatività e inadeguatezza – ha concluso Caradonna – sarebbe un atto di solidarietà nei confronti della città”.