Per non discriminare le coppie omosessuali di discriminano quelle etero. Scoppia il caso tutto barese del patrocinio comunale al concorso dell’Ikea Diversity Celebration. In poche parole, il colosso dell’arredamento low cost mette in palio un banchetto per 100 persone nel ristorante dello store di Bari, un viaggio nei Paesi Scandinavi e un buono del valore di 500 euro, da utilizzare in uno dei suoi punti vendita, ma solo per le coppie dello stesso sesso che intendono costituire un’unione civile. Apriti cielo.

“Ikea può fare quello che vuole – ci ha detto il consigliere comunale Michele Caradonna – ma il Comune di Bari ha avallato la scelta di restringere la possibilità di partecipare solo ed esclusivamente a una categoria, lasciando al fuori una serie di persone che vorrebbero potersi sposare e non lo possono fare. Questa è una decariata“.

C’è poi un altro aspetto sempre legato all’azienda svedese: “C’era un accordo quadro sottoscritto dall’Ikea e dal Comune – ha ricordato Caradonna – ho chiesto al direttore generale, tramite la commissione trasparenza, se tutti gli impegni assunti dalle parti sono stati rispettati”.