“Un’istituzione da tempo asservita da Decaro alle proprie esigenze politico/elettorali. Dove è impedito ai consiglieri metropolitani di minoranza qualsiasi serio ed effettivo controllo di legittimità ed efficacia degli atti amministrativi”. Giuseppe Carrieri e Fabio Romito hanno qualcosa da ridire sulla gestione della Città Metropolitana di Bari, dal cui consiglio fanno parte.

“Dodici punti, all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio metropolitano – spiegano – vengono trattati in appena 90 minuti, 7.5 minuti a punto, sebbene si tratti di argomenti complessi e rilevanti. È il caso del piano assunzioni 2018, di imposte e tasse metropolitane, delle tariffe dei servizi pubblici, del documento unico di programmazione. Sopratutto del bilancio 2018 e dei suoi allegati; un bilancio previsionale che mostra 240 milioni di euro di spesa corrente e 230 milioni di euro di entrate, e che più di ogni altra parola documenta l’esistenza di un’istituzione (ex provincia, ora Città Metropolitana) quale vero e proprio ulteriore centro di spesa pubblica e di tasse per i Cittadini”.

“Un importante centro di costo – sottolineano – peraltro che si è impossibilitati a controllare e indirizzare (politicamente), poiché Decaro ha messo a presiedere le commissioni consiliari suoi riferimenti politici che mai convocano le commissioni. Sempre Decaro fissa autonomamente data, ora e argomenti dei consigli metropolitani, che si provvede a convocare con minimi preavvisi e che si svolgono sommariamente alla presenza dei soli consiglieri di maggioranza, che ben poco conoscono dei temi trattati visto che le commissioni non possono effettuare le ordinarie attività di verifica istruttoria”.

“Larga parte dei consiglieri metropolitani di opposizione, da tempo hanno infatti deciso di non partecipare più a consigli metropolitani farsa, e di denunciare in ogni sede la condotta illegittima e gravemente lesiva del prestigio dell’istituzione del Sindaco Metropolitano Decaro. Un Sindaco – affondano i due consiglieri – totalmente incapace di gestire la cosa pubblica, basti vedere le condizioni in cui versano le strade e le scuole dell’ex provincia, e di rispettare persone e luoghi istituzionali, che gestiscono e spendono ogni anno centinaia di milioni di euro dei cittadini”.

“Spese che, si ribadisce, vengono effettuate in assenza di adeguati controlli politici, per responsabilità di un poco trasparente Sindaco Decaro che, anche in queste sedi, tende a evitare in ogni modo verifiche politico/amministrative, per avere così mano libera nella gestione del potere e della cosa pubblica. Un atteggiamento arrogante e molto poco istituzionale – concludono – che auspichiamo a breve elettori e altri organi preposti possano sanzionare”.