Bari non merita questa tortura. Mancano quattordici mesi alle elezioni comunali e la città di San Nicola non può continuare a subire una Giunta tutta selfie e dilettantismo. Chi segue i lavori – per così dire – del Consiglio Comunale, sa che non c’è seduta nella quale gli assessori non collezionino errori e figuracce.

Perfetti sconosciuti, improvvisati amministratori, a cui è stato sconsideratamente affidato il nostro futuro. Ai poveri baresi non è stato risparmiato davvero nulla di spregevole in questo mandato. I cittadini del capoluogo pugliese hanno dovuto assistere perfino alla terribile offesa sessista rivolta alla consigliera Irma Melini durante una votazione a scrutinio segreto.

Un luogo istituzionale trasformato in bettola, dove si offendono le donne e si urla in modo indecente, minacciando ed intimidendo i rappresentanti del popolo. Il sentore generale è chiaro: la misura è colma, dimissioni subito. Torni a casa il Sindaco, la sua Giunta e il Consiglio Comunale e si permetta ai cittadini di giudicare in cabina elettorale l’operato di ciascuno. La politica abbia un sussulto di dignità e dimostri di non essere attaccata a poltrone e poltroncine. Si vada al voto senza temere il giudizio del popolo.