Sulle Zes la maggioranza glissa ma le opposizioni rilanciano. Dopo che il Consiglio comunale monotematico di ieri è saltato a causa del mancato raggiungimento del numero legale, i consiglieri d’opposizione non si sono dati per vinti e hanno già presentato una nuova mozione per sollecitare Sindaco e Giunta.

Il tema è di fondamentale importanza per il futuro economico della città: le zone economiche speciali, grazie a benefici fiscali e semplificazioni amministrative, possono rappresentare un volano per attirare investimenti e creare nuovi posti di lavoro favorendo sia le aziende già insediate, sia quelle che sceglieranno di investire a Bari.

Il recente decreto ministeriale ha assegnato complessivamente alla Puglia ben 4400 ettari per creare le Zes: il percorso per istituirle è lungo e tortuoso e prevede l’interessamento di tutte le parti in causa, in primis della Regione ma anche di Città Metropolitana e Comune. Quello di Bari, però, ha chirurgicamente evitato la discussione sul tema.

“È una opportunità che dobbiamo sfruttare – attacca il consigliere comunale Giuseppe Carrieri – Noi abbiamo assolutamente bisogno che il Comune si attivi subito per iniziare questo percorso e far diventare Bari un polo attrattore per gli investimenti”

“Il Comune può e deve essere protagonista sia in fase propositiva sia in fase propulsiva – sottolinea il consigliere di Impegno Civile, Domenico Di Paola – così invece c’e il rischio di subire decisioni calate dall’alto. Partecipare al tavolo per le Zes dovrebbe essere interesse di tutti, non farlo è un grave errore”.

“Noi abbiamo un porto, un aeroporto e una stazione che sono snodi importanti – fa notare il consigliere di Fratelli d’Italia, Michele Caradonna – ma questo Comune manca di una visione a medio-lungo termine. Bisogna lavorare per il presente ma con un occhio anche al futuro”.