A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Chissà cosa avrebbe pensato Giulio Andreotti delle dimissioni rassegnate dal presidente dell’Acquedotto Pugliese, Nicola De Sanctis, e dalla consigliera Carmela Fiorella. E chissà se commettiamo un peccato nell’immaginare che possano essere entrambi riconfermati nel nuovo consiglio di amministrazione.

Certamente, tale eventualità potrebbe indurre qualche malpensante a ritenere che si sia in presenza di una revoca “mascherata” del vicepresidente Nicola Canonico, al fine di evitare il risarcimento del danno in favore di quest’ultimo.

Non ci resta che attendere le nuove nomine per verificare se davvero è possibile prendersi gioco delle norme del codice civile e utilizzare una grande società pubblica per un “regolamento dei conti” di carattere politico. Ci auguriamo che la questione non finisca in un aula di giustizia e non causi un ingiusto danno ai contribuenti pugliesi.