“Lo studio di fattibilità c’è o non c’è?”. A chiedere chiarimenti all’Amministrazione comunale barese è l’ex presidente del Consiglio comunale Pasquale Di Rella. Quesito banale per comprendere fino in fondo come stanno realmente le cose sull’ammodernamento dello stadio San Nicola di Bari, l’ex astronave lasciata deperire senza sostanziali interventi di manutenzione.

Di Rella non molla rispetto le rassicurazioni arrivata a vario titolo dall’Amministrazione e dalla società di Cosmo Giancaspro, e chiede lumi sulla “legittimità della sospensione della procedura di gara per l’affidamento in concessione dello stadio San Nicola”. Si, perché la proposta del FC Bari è arrivata nel pieno di una gara pubblica, annullata per stendere il tappeto biancorosso alla società di via Torrebella.

L’affondo dell’ex presidente Di Rella arriva dopo la risposta dell’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, secondo cui la documentazione prodotta dalla Fc Bari “non sarebbe tecnicamente idonea ad avviare il procedimento amministrativo per l’ammodernamento dell’impianto”. Tra le richiesta del consigliere Di Rella, ce n’è una avanzata al segretario generale, Davide Pellegrino, affinché di esprima anche sulla “legittimità di un’eventuale proroga da concedere alla Fc Bari per l’utilizzo dell’impianto”, i cui termini di concessione, già prorogati più volte, scadranno a fine giugno”.

Infine un invito anche al Collegio dei Revisori dei Conti: “Vigili sull’intera questione stadio per evitare un eventuale danno erariale che si potrebbe ripercuotere sui cittadini baresi – tuona Di Rella – È obiettivo primario ed indifferibile la restituzione ai baresi di uno stadio invidiato in tutto il mondo. L’Amministrazione Comunale non deve perdere ulteriore tempo per addivenire a tale risultato”. A leggere fra le righe, però, c’è soprattutto l’invito di una restituzione dello stadio solo nel caso del pieno rispetto delle leggi.