“Il consigliere Di Rella mente sapendo di mentire. Sa benissimo che non ho mai partecipato alle riunioni in cui si discuteva della procedura relativa all’impianto NEWO, sfido a trovare qualsiasi riunione o verbale recante la mia presenza o la mia firma”. Il sindaco di Bari Antonio Decaro abbassa la testa e carica, le parole dell’ex presidente del Consiglio non gli sono evidentemente andate giù.

“Fa riferimento alle note che mi sono arrivate per conoscenza? Ebbene si lo ammetto – scrive Decaro in una nota – può succedere che un sindaco che riceve 780 lettere al giorno circa, non legga almeno tutte le lettere che arrivano per conoscenza. Il Comune di Bari ogni anno lavora circa 330.000 lettere in entrata ed in uscita. Nei 255 giorni lavorativi sono trattate circa 1.300 note al giorno. Di queste almeno il 60% sono indirizzate al Sindaco. Questo Pasquale Di Rella lo sa bene, visto che ha ricoperto ruoli istituzionali importanti fino a poco tempo fa, ma non lo dice o l’ha già dimenticato. Tra l’altro le note in questione come verificabile al protocollo non sono state mai “scaricate” ed assegnate al sindaco o al capo di gabinetto” aggiunge il sindaco, mettendo nero su bianco che scrivergli per conoscenza è assolutamente inutile.

“Dal canto mio – prosegue – non avrò letto le note inviatemi per conoscenza, ma ne ho firmate di altre, che hanno la possibilità concreta di bloccare l’autorizzazione e la realizzazione dell’impianto in questione. A questo ci tengo ad aggiungere che il mio NO, secco e deciso l’ho detto molto tempo prima che Pasquale Di Rella si dedicasse alla campagna elettorale e l’ho detto in faccia ai rappresentanti dell’azienda che ho incontrato personalmente nell’unica volta in cui mi sono occupato dell’impianto”.

“A loro ho da subito evidenziato la mia contrarietà alla localizzazione dell’impianto e al conferimento dei rifiuti dell’AMIU e della città di Bari. Circostanza riferita in una intervista pubblica dal precedente presidente dell’Amiu avv. Grandaliano che avevo tempestivamente messo al corrente della mia ferma contrarietà. Vorrei soltanto ricordare al consigliere Di Rella che nei 30 minuti in cui lui era impegnato a sventolare note inviatemi per conoscenza, al Comune sono state protocollate circa 60 lettere indirizzate a me. In queste ore, ci stiamo battendo in tutti i modi per annullare le procedure e lo stiamo facendo con i fatti, non con le conferenze stampa. Come spesso mi accade nella vita – conclude – sto studiando le carte e valutando i procedimenti amministrativi e ho appena firmato la delibera per presentare il ricorso dinanzi al Tar Puglia per l’annullamento, previa sospensiva, della autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione Puglia”.