Il caso della costruzione dell’inceneritore tra Bari e Modugno continua a far discutere, a maggior ragione dopo che la ditta che vorrebbe realizzare l’impianto, la foggiana Newo, ha ottenuto le autorizzazione Via e Aia. Inutili le proteste di piazza, inutili anche le prese di posizione formalmente contrarie delle istituzioni. Il progetto va avanti.

“L’autorizzazione alla costruzione dell’inceneritore è cosa di 18 giorni fa ma è rimasta nascosta, spero non perché coincideva con la presentazione delle liste elettorale – fa notare l’ex presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Di Rella – Una cosa è certa: i baresi avranno in dono da Michele Emiliano e Antonio Decaro un bel inceneritore alla faccia dell’ambientalismo e dell’attenzione per le periferie”.

Di Rella mette sotto accusa soprattutto il primo cittadino: “Le lamentele a posteriori di Antonio Decaro che esprime un parere sfavorevole senza alcun peso politico in quanto la procedura era ormai conclusa sono solo un tentativo per non essere considerato corresponsabile di questo scempio”.

Il consigliere del gruppo misto non ha dubbi: “I cittadini non sono stupidi e hanno compreso benissimo che quell’inceneritore si è sempre voluto fare ma nessuno gliene ha parlato nessuno. Non abbiamo mezzi per difenderci da questa tenaglia. L’unica è la matita elettorale per mandare a casa chi non ha rispetto del popolo, a cominciare dal 4 marzo”.