Pasquale Di Rella fa i conti in tasca al Comune. L’ex presidente del Consiglio Comunale ha infatti portato nella massima assise cittadina i dati emersi dai documenti dalla Sezione Regionale di Controllo per la Puglia della Corte dei Conti e dalla relazione del collegio dei Revisori dei Conti. E sono numeri che fanno paura.

Nel solo 2014, su un totale di oltre 12,5 milioni di euro tra Ici, Imu, Tares e altri tributi, restano ancora da riscuotere quasi 6 milioni di euro. Anche negli anni 2015 e 2016 c’è una grossa fetta di tasse non riscosse. Nel 2015 su un totale di oltre 7,5 milioni sono stati recuperati solo 38.117 euro (pari allo 0,50% del totale). Nel 2016, invece, su un totale di più di 10,7 milioni, l a riscossione si è fermata a poco più di 1 milione (circa il 10% del totale).

Nel primo caso il Comune non è riuscito a riscuotere la metà dei soldi dovuti, Una percentuale che addirittura peggiora negli anni successivi. Un’incapacità dell’Amministrazione nel riscuotere i proventi dell’evasione tributaria che pare sempre meno un’eccezione e sempre più una pericolosa e preoccupante abitudine.

“Ci sono cittadini baresi onesti che pagano le tasse anche se con un grande sacrificio economico – ha attaccato Pasquale Di Rella nella massima assise cittadina – ma ci sono anche gli evasori fiscali che non sono solo gente bisognosa ma anche mascalzoni che pensano di prendersi gioco dei cittadini onesti e dell’Amministrazione”. L’ex presidente del Consiglio ha poi fatto una richiesta chiara all’assessore al Bilancio: “Vogliamo che venga fatto ciò che non è stato fatto in questi anni”.