L’ex presidente del Consiglio comunale Pasquale Di Rella, uscito dal Pd e transitato nel Gruppo misto, si è messo a fare i conti in tasca al Comune, e sono numeri da profondo rosso. Parliamo tributi non pagati per milioni di euro e non recuperati, come evidenziato dalla Sezione Regionale di Controllo per la Puglia della Corte dei Conti.

“Rispetto a 5.882.494,36 di euro di accertamenti ICI/IMU, a 6.136.790,58 di euro di accertamenti TARSU/TIA/TARES e a 661.618,42 di accertamenti relativi ad “altri tributi”, per un totale di 12.680.903,36 –  scrive Di Rella in una nota – restano da riscuotere, dopo tre anni (2015 – 2017), ben € 5.928.806,74 pari al 46,75% del totale”. Praticamente la metà di quanto non versato. Con quei soldi si potrebbero fare molte cose, ma evidentemente alla giunta che amministra, si fa per dire, questa città, la cosa non interessa.

“Quali siano i motivi di tale ingiustificabile e dannosa lentezza nel recupero dei tributi evasi – aggiunge – è ignota e sarà oggetto di apposita interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore ai Tributi. Tale persistente incapacità di riscossione dei tributi evasi è evidenziata anche per gli anni 2015 e 2016 (i dati per l’anno 2017 non sono disponibili) dalle relazioni del Collegio dei Revisori dei Conti”.

“Rispetto ad un accertamento di tributi evasi nell’anno 2015 pari ad € 7.589.287,79, – prosegue la nota – la riscossione degli stessi nel citato anno è stata pari ad € 38.117,46 (0,50% del totale accertato); nonché rispetto ad un accertamento di tributi evasi nell’anno 2016 pari ad € 10.758.447,07, la riscossione degli stessi nel citato anno è stata pari ad € 1.133.249,77 (10,53% del totale accertato)”.

“Non è noto il risultato dell’attività di recupero dei tributi evasi relativi agli anni 2015 – 2016 posta in essere dal Comune di Bari fino ad oggi e ciò sarà oggetto di un’ulteriore apposita interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore ai Tributi. Il timore che le cifre che emergeranno saranno simili a quelle certificate dalla Corte dei Conti per l’anno 2014 – conclude Di Rella – rende assolutamente necessario e indifferibile un cambio di rotta e un’accelerazione da parte dell’Amministrazione comunale per il rispetto dovuto ai cittadini che, con grande fatica, pagano puntualmente le imposte”.