Le assunzioni all’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali continuano a tenere banco. Dopo il polverone sollevato dal nostro articolo, con gli interventi di Csa, Cgil e Uil, la protesta dei lavoratori precari, le precisazioni del consigliere regionale Abbaterusso e le spiegazioni dell’Arif, arriva l’affondo del Movimento 5 Stelle. Quanto dichiarato dal direttore generale evidentemente non è bastata.

“È inopportuno e inadeguato continuare ad assumere lavoratori ricorrendo alle agenzie di somministrazione, per di più da inquadrare con contratto di diritto pubblico che per legge, invece, richiede la procedura ad evidenza pubblica. Ciò per di più in piena campagna elettorale. Fermate questa marchetta”. Il commento dei consiglieri del Movimento 5 Stelle a seguito delle delibere numero 20 e 21 del 2018, con cui l’ARIF affida a RTI ETJCA SPA “la ricerca e assunzione di 10 unità di personale a tempo pieno in somministrazione di lavoro temporaneo per dodici mesi”, non lascia spazio alle interpretazioni.

“Non ha senso giustificare tutto ciò con carenze di professionalità e urgenze – incalzano i consiglieri cinquestelle – considerato che in Arif ci sono già lavoratori in possesso delle competenze e professionalità richieste, che hanno già maturato i diritti per la stabilizzazione e vengono assunti con contratto privatistico, o in altri casi restano ancora precari. Una scelta ancora più incomprensibile in assenza del piano del fabbisogno di personale, più volte richiesto e mai ricevuto”.

Di qui l’invito rivolto alla Regione: “Chieda immediatamente il ritiro e la sospensione delle delibere e un parere direttamente al Ministero della Funzione Pubblica per verificare la regolarità di tale procedura dell’Arif, visto quanto previsto dalla Legge Madia e dalle circolari interpretative, che pongono limiti alle assunzioni di nuovo personale, con rapporti di lavoro flessibile, per le Pubbliche Amministrazioni, anche e soprattutto alla luce della attuale situazione dell’Arif”.