Gli ultimi sondaggi sono impietosi con il Presidente della Regione Puglia e con il Sindaco di Bari: nemmeno un seggio al PD nei collegi uninominali del tacco d’Italia dove la vittoria se la giocano centrodestra e M5S. Al Nazareno si respira -nei confronti dei nostri magnifici due- un sentimento di rabbia misto a delusione.

Emiliano si è prodigato esclusivamente in operazioni di annessione di pezzi ormai delegittimati di centrodestra, portando alla paralisi amministrativa una Regione già fortemente provata dal decennio vendoliano. Decaro si è dedicato principalmente ad annunci quotidiani in una città che, solo lui e il suo cerchietto magico, non vedono ormai ridotta allo stremo.

Ai dirigenti romani del Partito Democratico è chiaro che una disfatta elettorale di tale portata aprirebbe la strada alla sconfitta anche nelle elezioni comunali del 2019 e nelle regionali del 2020. Anche numerosi dirigenti e amministratori locali attendono con ansia l’esito elettorale del 4 marzo, pronti a porre in discussione la leadership di Decaro e Emiliano in elezioni primarie.

Potrebbe, tuttavia, essere una mossa inutile e tardiva: un centrodestra unito e con un candidato credibile non avrebbe avversari nella città di San Nicola. Ove ciò non si realizzasse, il popolo di Di Maio è pronto ad entrare trionfante a Palazzo di Città…per poi occuparsi di Michele Emiliano.