Il 2018 della Bari politica si è aperto con la seduta di question time in Aula Dalfino, la prima con l’ex presidente del Consiglio comunale Pasquale Di Rella nel ruolo di interrogante. Com’era prevedibile, non sono mancate le scintille e le facce spaesate tra i membri della Giunta guidata da Antonio Decaro.

Nel suo intervento, Di Rella ha infatti sciorinato numeri per nulla edificanti: nei primi due mesi del 2017 la Giunta si è riunita per 12 volte e mai tutti i 10 assessori sono risultati contemporaneamente presenti. Gli assessori Petruzzelli, Romano e Bottalico, tutti del PD, non hanno partecipato rispettivamente a 34, 39 e 55 discussioni e votazioni delle prime 100 delibere.

Una percentuale di assenteismo che avrebbe comportato l’immediato licenziamento di qualunque operaio e impiegato pubblico o privato, ma che lascia indifferente il Sindaco, evidentemente anche lui primatista di assenza dalla città, nonostante i circa 7mila euro mensili che costano ai baresi ciascuno dei 3 assessori.

Di Rella non si è limitato a questo resoconto, ma è andato oltre, parlando delle periferie baresi troppo spesso maltrattate. Dopo la “bufala” del Direzionale di viale Europa, il centrosinistra regala ai residenti del San Paolo anche un inceneritore, in barba a qualunque politica ambientalista.

Ai cittadini del quartiere Libertà, invece, il centrosinistra scippa gli uffici giudiziari, creando un enorme danno non solo economico economico, che Decaro non sa quantificare, mentre snobba la discussione di una petizione popolare presentata da oltre 1900 cittadini. Il 4 marzo è sempre più vicino.