Il messaggio whatsapp della moglie dell’ex sindaco di Bari ed ex onorevole, Simeone Di Cagno Abbrescia, in cui ammette ad alcuni fedelissimi che il patto con Emiliano porterà alla nomina del marito nell’Acquedotto Pugliese, continua a suscitare una pioggia di reazioni e critiche.

Ai pareri di Donato Cippone (lista UNO PER UNO), Antonella Laricchia (M5S), Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), si aggiunge quello del coordinatore regionale della Lega, Rossano Sasso.

IL COMMENTO DI ROSSANO SASSO (LEGA) – Emiliano forse inizia a trovare poco spazio nel centrosinistra e nel presente e allora lo cerca nel centrodestra del passato. Simeone è stato un ottimo Sindaco nella Bari di 20 anni fa, ma poi si è ripresentato agli elettori nel 2009 e ha perso. 

Siamo alle porte del 2018 e il centrodestra del futuro, quello a trazione leghista, non ammette inciuci con chi governa oggi la regione Puglia in quota PD. Dopo aver nominato come assessori “figli di” e come suoi consiglieri protagonisti del centrodestra del recente passato, dopo aver “convinto” diversi esponenti del centrodestra che fu, adesso Emiliano ci riprova con Di Cagno.

Mi auguro che gli elettori pugliesi di centrodestra non si facciano prendere in giro dalle continue piroette di Emiliano: a volte insegue i 5 Stelle sulle loro battaglie, a volte noi della Lega sulla questione immigrazione e sull’autonomia (ma stiamo ancora aspettando iniziative concrete), ma alla fine resta sempre al punto di partenza, che per noi è “il male assoluto”, il PD.

Partito Democratico con cui mai avremo nulla a che fare, e sinceramente mi auguro che Di Cagno voglia prendere le distanze e fare chiarezza su questa storia, che reputo come una brutta pagina della politica barese. Lo deve a se stesso e ai tanti suoi elettori di centrodestra che, me compreso, lo ricordano con stima e affetto per quello che ha fatto 20 anni fa.