“Michele Emiliano? Lo conosciamo. Non è nuovo a questo tipo di incontri”. All’ex segretario regionale del Partito Democratico, Sergio Blasi, non è proprio andata giù la recente apertura del Presidente pugliese all’ex sindaco di Bari Simeone Di Cagno Abbrescia.

Prima un incontro in pubblico, poi la nota vocale su whatsapp inviata ai fedelissimi del parlamentare e infine la conferma dell’inedito dialogo in una recente intervista: una manovra di avvicinamento che sta facendo molto discutere dentro e fuori il Partito Democratico.

L’elemento più grave della vicenda, secondo l’esponente dem, sarebbe la presunta nomina in Acquedotto promessa a Di Cagno: “L’importante è che non sia vero quello che hanno riportato i giornali – sottolinea Blasi – cioè che questo riavvicinamento sia frutto di un negoziato con ricompensa. Quando la politica diventa baratto tra una convenienza e un’altra smette di diventare politica e diventa un’altra storia”.

E su possibili conseguenze sulla giunta e sul governo della Regione, l’ex segretario regionale taglia corto: “Io sono stato il più suffragato nelle sette regioni che votarono alle ultime elezioni, ma nessuno si è preoccupato di valorizzare quel consenso. Adesso questo è un problema di Emiliano. Io sono più interessato alle cose che si fanno piuttosto a quelle che si dicono”.