Da quasi una settimana nella politica locale tiene banco il “Patto dell’Acquedotto”, l’intesa siglata dall’ex sindaco di Bari Simeone Di Cagno Abbrescia e il suo successore, nonché attuale Governatore della Puglia, Michele Emiliano.

Una intesa che da subito ha fatto sobbalzare sulla sedia molti elettori, sia di centrodestra che di centrosinistra, ancor più da quando abbiamo pubblicato un messaggio audio, diffuso in un gruppo Whatsapp, in cui la moglie di Di Cagno Abbrescia parla chiaramente di un posto in Aqp promesso da Emiliano al marito.

“Nessun trasformismo, ma dialogo – ha detto, tra le altre cose, Simeone Di Cagno Abbrescia nella lunga intervista a cui si è sottoposto – per questo ho citato le convergenze parallele. Anche D’Alema, del resto, ha dialogato con tutti, restando sempre a sinistra. Non entro nel PD”.

Tanti gli argomenti affrontati con l’ex sindaco di Bari, da una sua possibile ricandidatura alle prossime comunali, a una lista civica col suo nome, passando per l’impegno in politica e ovviamente per i temi caldi del momento: “Non avere l’acqua in casa, o dover aspettare 10 mesi in lita d’attesa per una visita, non è né di destra né di sinistra. Sono problemi da affrontare e risolvere, e se qualcuno chiede il mio contributo, allora lo prendo in considerazione”.