“La città sarà come la vuole Magrone e senza la condivisione dei cittadini”. L’allarme arriva dai consiglieri di minoranza del comune di Modugno che in un comunicato congiunto attaccano il sindaco Nicola Magrone e le nuove norme tecniche di attuazione del piano regolatore approvate ieri dal Consiglio Comunale.

“Siamo convinti che si può vivere in una città meno cementificata, che rispetti davvero gli standard minimi per una convivenza più civile sotto il profilo urbanistico – spiegano i consiglieri – Ma siamo convinti pure che questi passaggi così epocali vadano condivisi con chi non porta alcun interesse e con chi ce l’ha. E l’interesse è di tutti i cittadini e non solo dei tecnici e delle imprese”.

“Ci sono strumenti urbanistici previsti dalla legge, strumenti che consentono in modo regolamentato di modificare le volumetrie, gli standard, il livello di sviluppo e quello di salvaguardia della città consolidata. Gli strumenti ci sono come per esempio il PUG, ma Magrone è il padrone della Città. Fa e disfa come più gli piace, senza il minimo ascolto di istanze ragionevoli, che pure i “suoi” tecnici gli avevano suggerito. Tecnici esterni autorevoli incaricati e pagati con i soldi di tutti, per offrire la migliore prestazione possibile, ma zittiti dal Sindaco: dovevano scrivere quello che aveva dettato lui”.

“Spesso il sindaco non si sforza neppure di comprendere quelle istanze – concludono i consiglieri – le boccia a prescindere come ha fatto ieri sera con tutte le proposte da noi formulate in CC. Ha bocciato anche quelle che i suoi stessi tecnici avevano approvato come possibili. Abbiamo chiesto un rinvio affinchè quelle proposte fossero approfondite, ma non s’ha da fare. Decide lui e la maggioranza silente approva, senza nessuna distinzione.