“Abbiamo un dovere morale nei confronti dei cittadini, ci dobbiamo presentare alle prossime elezioni, per chi lo farà, con l’ordine del giorno esaurito. Ecco perché proporrò alla conferenza dei Capigruppo una o addirittura due sedute ordinarie a settimana, abbiamo 82 argomenti iscritti all’ordine del giorno, parliamo di temi molto sentiti dai cittadini baresi, e li dobbiamo esaurire. Dobbiamo dare un segnale di efficienza ed efficacia”. Il presidente del Consiglio comunale, Pasquale Di Rella, detta gli obiettivi per il 2018, troppe le sedute andate deserte, troppo alto il prezzo pagato da Bari, e troppe cose rimaste in sospeso per una maggioranza spesso assente o incapace di assecondare l’attività della Giunta, quest’ultima affatto esente da colpe.

“Non posso e non devo esprimere giudizi sull’attività della Giunta – ha detto tra le altre cose Di Rella parlando dell’ultima seduta – tuttavia rilevo che la proposta di deliberazione della variazione d’urgenza del Bilancio è stata approvata con soli 15 voti favorevoli, la seconda con 18 e il numero legale era retto dal sottoscritto in modo responsabile e imparziale, dopo di che è venuto meno perché alla terza votazione si è allontanato un consigliere della maggioranza per ragioni personali e non si è più potuto deliberare sulle tante proposte che la stessa Amministrazione aveva ritenuto indifferibili e urgenti”.