Candidato sindaco? no grazie. Fabio Romito, uno dei protagonisti del nostro sondaggio per individuare il cadidato ideale del centrodestra alle future elezioni comunali, si sfila dalla competizione nonostante un risultato parziale più che generoso: quasi 2mila voti reali che gli hanno permesso di essere in testa fin dall’inizio della consultazione. Pubblichiamo qui di seguita la lettera integrale con cui il consigliere comunale, pur ringraziando, ha comunicato la sa “ritirata”.

“Egregio Direttore,
in primo luogo vorrei ringraziarLa per l’attenzione che Lei e il suo Quotidiano avete dedicato ad un popolo sempre più vasto, deciso e variegato ma troppo spesso ignorato e bistrattato: quello di tutti i cittadini che non si riconoscono in Antonio Decaro e Michele Emiliano.

Devo ringraziarLa una seconda volta, poi, per aver avuto l’intuizione (migliaia di voti in pochi giorni) di aprire un dibattito serio e quanto mai necessario per l’individuazione di colui o colei che avrà l’onore di rappresentare lo straordinario popolo descritto precedentemente, che a gran voce ci chiede di cambiare aria dopo 14 anni di governo di questo centrosinistra.

In ultimo devo ringraziarla per avermi dato l’opportunità di constatare un affetto, una stima e una fiducia che non avrei mai immaginato e che mi ha riempito di orgoglio, emozione e responsabilità. Essere, dopo una settimana di voto, il primo per gradimento nei potenziali candidati sindaci, con migliaia di preferenze, è un dato che non mi aspettavo e che condivido con la mia famiglia, la mia instancabile squadra di amici e sostenitori, e tutte le persone che credono ancora nella politica fatta di gazebo, di incontri con la gente e di dialogo continuo.

Deve sapere, infatti, che quando da piccoli gli altri bambini sognavano di fare i calciatori o i piloti d’aereo (sogno, quest’ultimo, che però devo ammettere di aver condiviso) io sognavo di poter diventare, un giorno, il Sindaco della mia Città. Ma questi sono tempi duri per moltissimi baresi, per troppe famiglie desolatamente lasciate a se stesse, per troppi coetanei che lasciano Bari perché gli è stata tolta anche la speranza, per troppi dubbi rimasti irrisolti e per troppe speranze tradite da una politica sorda e troppo impegnata a gestire il potere per poter ascoltare davvero la voce di questa città ferita.

Proprio per queste ragioni, e vengo alla richiesta di eliminare il mio nome da questo sondaggio, per me non c’è tempo per sognare, ma solo per agire. Attualmente, il modo con cui posso garantire il mio impegno per Bari è quello di continuare a fare il Consigliere di opposizione e dare il mio contributo per costruire un percorso alternativo, serio e credibile ad Antonio Decaro, fino all’ultimo giorno del mio mandato.

Nel suo sondaggio, poi, ci sono colleghi e amici che stimo e ritengo all’altezza di sfide importanti, così come ci sono tante altre personalità che fino ad ora sono rimaste in disparte e magari aspettano una occasione per potersi dedicare agli altri. Per questo ribadisco quanto vado dicendo ormai da due anni: c’è bisogno delle PRIMARIE, di dare la responsabilità di decidere non a pochi ma a tutta la nostra gente”.