“Circa venti giorni or sono ho rivolto un pubblico appello ai dirigenti nazionali e locali del Partito Democratico, affinché la scelta dei candidati nei collegi ,sopratutto in quelli plurinominali dove l’elezione certa è determinata già dalla candidatura, fosse effettuata mediante elezioni primarie. Un modo ‘democratico’ di correggere una legge elettorale terribile, figlia della peggiore partitocrazia. Nessuno ha risposto”. Per questa motivazione, messa nero su bianco in una nota, il Presidente del Consiglio Comunale di Bari, Pasquale Di Rella, si autosospende dal Partito Democratico.

“Nessuno ha interesse a sottoporsi al giudizio del popolo e a far emergere quanto distinti e distanti siano i papabili dai territori. Prometto solennemente: non ambisco a candidature, non parteciperei a eventuali primarie, il mio non è un interesse personale” chiarisce fermamente e senza possibilità di errata interpretazione Di Rella.

“Se il Partito Democratico presenterà a febbraio liste calate dall’alto e frutto di scelte di pochi – affonda il presidente del Consiglio comunale – non potrà più essere il mio partito. Mi autosospendo, quindi, in attesa di determinazioni definitive, da adottare contestualmente al deposito delle liste per le elezioni politiche”.