Circa 1500 insegnanti pugliesi non hanno ancora ottenuto il riconoscimento del punteggio per il servizio svolto nell’anno scolastico 2015/2016, nell’ambito del progetto “Diritti a Scuola”.

Tale progetto è frutto di un protocollo d’intesa tra Regione Puglia e Miur, ed è una misura con cui si rafforzano le competenze di base degli studenti di ogni ordine e grado contro la dispersione scolastica e l’esclusione sociale degli studenti.

Nonostante le dichiarazioni rassicuranti rese con il comunicato stampa del 6 settembre dall’assessore all’istruzione della Regione Puglia, il Miur non ha ancora riconosciuto nelle graduatorie di Istituto il punteggio conseguito grazie al servizio svolto, causando in questo modo un danno a tantissimi docenti che avendo un punteggio minore non hanno ricevuto incarichi e quindi non stanno lavorando, e rischiano di non lavorare per i prossimi 3 anni.

“Siamo dinanzi ad un atteggiamento ambiguo, perché riconoscere il punteggio per un anno e non riconoscerlo per un altro? – si chiede Rossano Sasso, coordinatore regionale di Noi con Salvini – Tutto questo sta arrecando un notevole enorme a 1600 insegnanti pugliesi che quest’anno rischiano di non lavorare, curioso poi come l’amministrazione riconosca ufficialmente il punteggio solo a chi presenta ricorso al giudice”.

“Ma se è questo che il Ministero vuole – prosegue Sasso – Noi con Salvini Puglia è pronto ad accontentarlo, grazie infatti agli avvocati Graziangela Berloco, legale del movimento, e Gianlugi Giannuzzi Cardone siamo pronti a depositare i primi 200 ricorsi, ai quali ne seguiranno altri, per far tutelare i diritti dei lavoratori ed in tempo utile per questo anno scolastico. Ancora una volta, dopo gli errori dell’algoritmo, dopo le sviste ministeriali e adesso con una presa di posizione che ci pare immotivata, vengono danneggiati i lavoratori della scuola che per vedere tutelati i propri diritti sono spesso costretti a rivolgersi alla magistratura”.