Il tema della Giustizia a Bari continua ad essere di stretta attualità, a tenere via l’attenzione sulla materia ci pensano i consiglieri di centrodestra Giuseppe Carrieri, Filippo Melchiorre, Michele Picaro, Romeo Ranieri e Fabio Romito spingendo l’acceleratore sul così detto “arcipelago giudiziario”, ovvero la soluzione prospettata dal comitato GaL – Comitato Giustizia al Libertà alla commissione trasparenza del Comune di Bari nel corso dell’audizione che si è svolta ieri.

“Abbiamo analizzato puntualmente il decreto Mezzogiorno, citato come fonte di finanziamento – ha detto Carrieri – e si parla di ristrutturazioni emessa in sicurezza, non di costruzioni ex novo. Dunque, lì i soldi per un nuovo palazzo di Giustizia non ci sono”. “Chiediamo ad Orlando di non venire più a Bari a raccontare le fiabe, perché l’altro giorno non ha fatto altro che dire chiacchiere e invitiamo il PD a smentirci con i fatti” ha rincarato la dose Melchiorre riferendosi alla visita dei giorni scorsi a Bari del Ministro. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Romito, Ranieri e Picaro: “Vengono da Roma senza sapere quali sono le reali esigenze della città ci vuole una soluzione che dia continuità alla Giustizia qui a Bari”.

Dunque, il secondo palazzo di giustizia in Corso della Carboneria dovrebbe essere l’edificio giudiziario destinato solo alle aule penali; l’immobile in via Nazariantz l’edificio destinato solo alla Procura della Repubblica; il palazzo di giustizia in piazza De Nicola l’edificio destinato solo alla giustizia civile, compresi i giudici di pace; l’ex tribunale militare in via San Francesco D’Assisi l’immobile dove ospitare la giustizia minorile.

“In poche centinaia di metri – hanno detto – sarebbe concentrata l’edilizia giudiziaria barese, senza la necessità di trasferimenti logistici e di neo Cittadelle che depaupererebbero il tessuto economico e sociale di un quartiere oggi difficile come il Libertà e che necessiterebbero per realizzarsi di non meno di 10/12 anni, come dimostra il fatto che dopo oltre 18 mesi dai primi annunci, al momento non v’è neppure uno straccio di studio di fattibilità”.

“Ai Ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture chiederemo quindi incessantemente, nei prossimi mesi anche con i parlamentari di riferimento, che in attesa delle Cittadelle si spendano subito i quasi 5 milioni di euro già esistenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria del Tribunale Civile di Bari di piazza De Nicola; si acquisisca e ristrutturi l’ex Tribunale Militare, anche con i fondi del cd. decreto Mezzogiorno (L.123/2017 art.11 quater); si proceda immediatamente alla costruzione del II palazzo di giustizia in Corso della Carboneria che, stante l’esistenza della progettazione completa, in 3 anni può essere realizzato” hanno aggiunto.

“Nelle prossime settimane – hanno anticipato i consiglieri di centrodestra – documenteremo gli esiti di un sondaggio che intendiamo effettuare davanti i palazzi di giustizia di Bari, col quale chiederemo a Cittadini e operatori di giustizia se preferiscono la soluzione della Cittadella a Carrassi o quella dell’arcipelago al Libertà. Perché la partecipazione di una comunità alle scelte è nei fatti, non nelle chiacchiere. E perché in solitudine, come fa spesso il Sindaco di Bari- le decisioni strategiche non vanno certamente prese”.