“Se si parla di Sicurezza a Bari, al di là dei dati statistici relativi all’andamento del numero di reati e denunce, il dato di partenza è sicuramente quello di una rilevante percezione di insicurezza da parte dei cittadini. Episodi di quotidiana criminalità accadono ogni giorno sempre più frequentemente e la sensazione comune è quella di sentirsi limitati nell’esercizio della propria libertà. Si evitano rientri in tarda serata in solitudine, si evita di parcheggiare in aree buie anche se a pagamento, di attraversare sottopassi che diventano rifugio e nascondiglio di male intenzionati.” Queste le parole del consigliere comunale ed ex agente della Polizia di Stato Michele Caradonna.

“La sicurezza della nostra città è messa a dura prova non solo dalla minaccia terrorismo, ma anche da atti di criminalità locale. È un diritto che le Istituzioni hanno il dovere di garantire, ma mi chiedo con quali risorse e con quali prospettive. Come può garantire la tutela della nostra Sicurezza una Ripartizione della Polizia Locale che da anni è investita da diverse criticità che ne compromettono operatività e serenità?” si chiede Caradonna.

“Nell’ambito della Ripartizione della Polizia Locale per la quale il Sindaco non ha mai consegnato delega – sottolinea il consigliere – sono diverse le problematiche che non trovano soluzione da diverso tempo. Innanzitutto la strumentazione per le attività di controllo in dotazione alle pattuglie, numericamente esigua e tale da prevedere procedure a più livelli che compromettono l’efficacia di un controllo immediato”.

“Il controllo del territorio è considerato anche dal Ministro Minniti unica arma di difesa contro l’imprevedibilità degli attacchi terroristici – prosegue – ed è essenziale punto di partenza per debellare il fenomeno della criminalità locale che agisce sempre più indisturbata nella nostra città e che al momento mina la percezione della sicurezza dei cittadini baresi più del terrorismo.

“Le nuove linee generali per la promozione della sicurezza integrata – evidenzia – mirano a regolare la cooperazione tra Forze di Polizia e Polizie Locali nei settori dello scambio informativo, dell’interconnessione delle sale operative, dell’aggiornamento professionale (riferimento su decreto legge 14/2017 art 2). Ho già richiesto al Sindaco quali fossero in tema di formazione e aggiornamento le azioni che il Comune avrebbe messo in atto per garantire adeguata preparazione ai propri agenti”.

“Ritengo che la formazione specifica per gli agenti in relazione al ruolo attivo che sono chiamati ad esercitare nell’ambito delle nuove misure anti terrorismo  – sostiene – sia fondamentale per infondere innanzitutto in loro stessi fiducia e sicurezza. E’ un presupposto fondamentale per la valorizzazione degli agenti affinché la loro figura venga percepita dalla cittadinanza come punto di riferimento. Anche l’Università di Bari ha avvertito la necessità di colmare questo vuoto formativo in tema di terrorismo più specificatamente in tema di “prevenzione al terrorismo” e in collaborazione con oltre 40 professionisti di settori diversi, ma ognuno con competenze specifiche nel proprio ambito, ha elaborato un percorso di studi per la formazione di una nuova figura professionale specializzata in antiterrorismo”.

“Per l’evento del G7 nel mese di maggio – ricorda Caradonna – come preparazione per gli agenti fu effettuato un solo corso di formazione per la gestione dello stress, spero che urgentemente si preveda un ciclo formativo con tematiche adeguate a fornire ai nostri agenti la preparazione di cui necessitano. Per affrontare la sfida del terrorismo bisogna mettere in campo reali capacità di coordinamento del servizio e delle misure di sicurezza da adottare che investano innanzitutto chi è impegnato in prima linea sul territorio. I nostri agenti indossano divise usurate, in attesa da più di un anno di una nuova fornitura e i dispositivi di protezione individuale previsti dalla normativa vigente sono inesistenti”.

“Al fine di salvaguardare la sicurezza della nostra città, messa a dura prova non solo dalla minaccia terrorismo ma anche da atti di criminalità locale, ed al fine di poter risolvere le criticità soprariportate – scrive Caradonna a Decaro in una lettera per esortarlo a consegnare la delega alla Polizia Locale – Le chiedo di provvedere con urgenza a consegnare la delega della Polizia Locale, ora attualmente affidata a Lei, a persona con competenza specifica che possa assicurare giornalmente il massimo impegno e professionalità nella gestione e coordinamento delle nostre risorse”.