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“Ancora una volta la Sanità regionale si distingue in peggio, a ancora una volta lo fa a causa di una spesa farmaceutica ormai definitivamente fuori controllo. Stando ai numeri, addirittura la più elevata d’Italia. Aldo Pugliese, segretario generale Uil Puglia, non usa mezze misure.

“Eppure – ha ricordato – non è una novità: già a marzo il Governo nazionale aveva espresso la propria preoccupazione per l’abnorme spesa farmaceutica pugliese. Andando ancora a ritroso, il 12 dicembre scorso, nell’ambito dell’accordo firmato dal Presidente regionale con i sindacati, la Regione riconosceva l’emergenza, impegnandosi espressamente a contenere la spesa sanitaria e farmaceutica, anche e soprattutto attraverso il famoso centro unico di spesa e appalti, un progetto da noi caldeggiato da anni, iniziato sulla carta con la precedente amministrazione, ma mai realmente attuato. Un accordo rimasto, ahinoi, disatteso, non solo per quel che concerne la spesa, con le conseguenze che ora tutto il Paese conosce”.

“Si persegue – attacca ancora Pugliese – la politica dei tagli indiscriminati, chiudendo ospedali e pronto soccorso, riducendo di fatto non già gli sprechi, al fine di ricavare risorse ed economie per il rilancio della sanità pugliese, bensì il servizio, con la conseguente dilatazione delle liste d’attesa e peggioramento della qualità dell’offerta sanitaria. Una regione come la Puglia, che in alcuni territori si trova ad affrontare emergenze clamorose, non può certo permettersi di tollerare sperperi ed esagerazioni”.

“La Sanità e il diritto alla salute – continua il Segretario della UIL regionale – rappresentano i pilastri di una società civile e non possono essere affrontati o governati come un passatempo o come un lavoro part-time. Riteniamo, a questo punto, ormai improrogabile la nomina di un assessore al ramo”.

“Il presidente della Regione Puglia ha dimostrato di non essere, anche fisicamente, in grado di svolgere un doppio ruolo così gravoso e di seguire un settore che rappresenta quasi l’85% del bilancio regionale. Sarebbe il caso che rivedesse il suo pensiero, difeso spesso con una cocciutaggine inspiegabile, prima che le conseguenze, per la Puglia e per i pugliesi, siano irreparabili”.