Palo del Colle e Biebesheim am Rhein. Un’amicizia lunga più di 30 anni e una tradizione che si ripete ormai ogni anno: un gruppo di palesi, con delegazione istituzione al seguito, che raggiunge la cittadina tedesca per rinnovare il gemellaggio.

Il viaggio di quest’anno, in cui cade il trentesimo anniversario, si è però arricchito di una nota polemica: la delegazione palese ha chiesto e ottenuto il rimborso per una “somma massima di 500 euro – si legge nella determinazione – per fra fronte alle spese relative ai pedaggi autostradali e alle spese di carburante” visto che questa attività “rientra nel protocollo d’intesa del gemellaggio”.

In poche parole primo cittadino e i due consiglieri che con lei raggiungeranno la Germania, Angelo Carulli e Michele Cuonzo, si sono assicurati un rimborso per coprire parte delle spese che sosteranno tra il 20 e il 25 luglio nella cittadina tedesca.

Qualcuno, però, dopo la diffusione della notizia, ha storto il naso. Durante tanti anni di viaggi e gemellaggi, infatti, non sono mai stati usati soldi pubblici: le precedenti amministrazioni hanno pagato di tasca propria, senza il minimo rimborso, semplicemente per spirito di condivisione con le altre famiglie di Palo che sceglievano di andarci, anche loro di tasca propria.

Sul caso ha cercato di fare chiarezza proprio il primo cittadino, Anna Zaccheo: “I Comuni di Palo del Colle e di Biebesheim sono legati da un gemellaggio ormai trentennale e nel corso di tutti questi anni gli amministratori hanno cercato di mantenere vivo e di incrementare questo legame. – spiega il primo cittadino – Ritengo che il rimborsi sia una cifra esigua visto che riguarda l’intera delegazione istituzionale del Comune di Palo composta da tre membri. Tale somma non copre, se non in minima parte, le spese effettive sostenute da noi stessi. Si tratta di una questione assolutamente legittima nell’esercizio della funzione”.

“La mia amministrazione – conclude la Zaccheo – è particolarmente attenta a qualsiasi spesa di rappresentanza e che le stesse sono continuamente monitorate e orientate alla riduzione ma che allo stesso tempo non è immaginabile che le relazioni istituzionali possano essere svolte sempre e comunque a costo zero”.