Stamattina, un’ora dopo l’apertura dei seggi, abbiamo pubblicato un articolo raccogliendo le decine e decine didi segnalazioni arrivate da un gran numero di seggi di Bari e provincia.

“Nei seggi – ci veniva raccontato – non rilasciano le ricevute”. Qualcuno ha chiamato la Guardia di Finanza e miracolosamente in qualche seggio sono ricomparse le ricevute. A compiere il vero miracolo, però, è stato il presidente dell’Anci, sostenitore di Renzi e Sindaco del Comune di Bari e dell’Area Metropolitana, Antonio Decaro.

Sulla sua pagina facebook Decaro scrive: “Arrivano segnalazioni della presenza di persone fuori da alcuni seggi che raccolgono le ricevute come prova di avvenuto voto”. Una prova di coraggio, autodenunciare i brogli. E invece no, si tratta della più classiche delle giustificazioni.

“Questa pratica, che purtroppo era stata già riscontrata durante le primarie per il candidato sindaco del 2014 – spiega Decaro – ci costrinse a sospendere il rilascio delle ricevute per interrompere qualsiasi possibile contaminazione del voto”. Apprendiamo che il voto è stato contaminato. “Tutto questo non ha nulla a che vedere con la libera manifestazione del voto della stragrande maggioranza dei partecipanti alle primarie del Partito democratico – continua il Sindaco – che in tutta Italia stanno affollando seggi e piazze”.

Peccato che in qualche seggio si stiano rallentando le operazioni per dare l’idea della folla in coda. “Il popolo del PD va avanti, certo che queste situazioni non ci faranno mai rinunciare a questo straordinario momento di partecipazione democratica”. Peccato, caro Decaro, che questo straordinario momento di partecipazione avvenga riscuotendo un obolo di due euro dalla moltitudine di elettori senza che ce ne sia traccia.

Sa, qualche presidente di seggio, nonostante l’ordine di sospensione delle ricevute, nel caso qualcuno minacci di chiamare la Guardia di Finanza, la ricevuta la sta consegnando ugualmente.

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